Brescia: 11 arresti per pedofilia tra Lombardia ed Emilia, in manette anche un prete

I carabinieri di Brescia hanno sgominato ieri un giro di prostituzione minorile tra la Lombardia e l’Emilia Romagna; tra gli arrestati, anche un sacerdote, un allenatore di una squadra giovanile e un vigile urbano

Brescia: 11 arresti per pedofilia tra Lombardia ed Emilia, in manette anche un prete

I carabinieri della compagnia di Brescia hanno sgominato con un blitz un giro di prostituzione minorile attivo tra la Lombardia e l’Emilia Romagna; l’operazione ha interessato le province di Brescia, Bergamo, Milano, Monza, Pavia e Parma. Undici persone sono state arrestate, mentre sono in tutto una ventina quelle coinvolte nell’inchiesta. Secondo l’accusa, gli arrestati adescavano ragazzini minorenni in chat per proporre loro “rapporti” a pagamento; tra i fermati figurano anche un sacerdote, un allenatore di calcio giovanile e un vigile urbano. I ragazzini si presentavano come maggiorenni in chat e sui social network e, una volta stabilito un contatto, gli indagati si davano appuntamento con loro in luoghi appartati per “consumare” in cambio di somme di denaro oppure regali. Le undici persone arrestate (una si è resa irreperibile) sono state poste ai domiciliari, mentre le altre dieci sono indagate a piede libero.

Stupore e sgomento per il sacerdote
Il sacerdote, l’allenatore e il vigile urbano risultano essere i soggetti maggiormente coinvolti tra tutti quelli arrestati; sono residenti nel Bergamasco e, anche se non si conoscevano tra di loro, frequentavano gli stessi ragazzini che adescavano su Internet. L’indagine era partita l’anno scorso ed ha permesso di identificare almeno quattro minorenni che si prostituivano; gli investigatori hanno accertato numerosi episodi di rapporti consumati all’interno di vetture nei parcheggi dei centri commerciali, nei luoghi di intrattenimento ed anche nelle abitazioni di alcuni degli indagati. Profondo dolore e sconcerto è stato espresso dalla curia di Bergamo per il coinvolgimento del sacerdote, che si chiama don Diego Rota e prestava servizio presso una parrocchia di Solza, in provincia di Bergamo: «Vogliamo manifestare la nostra vicinanza a chi sta soffrendo per questa vicenda senza dimenticare nessuno – è scritto in una nota – siamo consapevoli che situazioni del genere creano turbamento in molti e confidiamo con tutto il cuore che la verità e la giustizia trionfino, confidando nell’opera di coloro chiamati a garantirle. Tutto questo ci induce ad una preghiera più intensa, alla quale ci disponiamo in questo momento».

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