Brexit, morte deputata laburista Jo Cox: arrestato sostenitore nazista 52enne

La deputata è stata aggredita poco prima d’incontrare i suoi elettori. L’hanno accoltellata, poi le hanno sparato. E’ deceduta in strada. La polizia ha arrestato Thomas Mair, 52enne che i vicini hanno descritto come una persona solitaria ma tranquilla. Cordoglio per la famiglia da parte del mondo politico sia nazionale che estero

Brexit, morte deputata laburista Jo Cox: arrestato sostenitore nazista 52enne

Purtroppo non ce l’ha fatta. La deputata britannica Helen Joanne Cox, conosciuta come Jo Cox, è morta durante la mattinata del 16 giugno, colpita da tre proiettili e accoltellata più volte, nelle vicinanze della biblioteca di Birstall, vicino a Leeds, nel West Yorkshire, nel suo collegio elettorale. La donna, 41 anni, stava per tenere uno dei suoi incontri conclusivi con gli elettori prima del Referendum del prossimo 23 giugno sulla permanenza della Gran Bretagna nell’Ue, quando Thomas Mair, 52 anni, unico arrestato per la vicenda, ha intrapreso una discussione con un collaboratore 77enne della parlamentare. Ancora poco chiara la dinamica dell’incidente, ma pare che Mair sia poi passato alle minacce con una pistola, ferendo il collaboratore mentre cercava di proteggere Jo Cox. Dopodiché, al grido di “Britain First” (prima la Gran Bretagna), l’uomo ha aggredito la donna: prima l’ha accoltellata più volte mentre la deputata si difendeva, dopodiché le ha sparato tre colpi di pistola alla testa, lasciandola in una pozza di sangue. Dopo l’aggressione, la folla che attorniava la deputata si è dispersa, ma il “Daily Telegraph” ha riportato la deposizione di Hithem Ben Abdallah, proprietario di “Azzurro restaurant” accanto alla biblioteca che, avendo visto l’intera scena, ha spiegato come «l’arma sembrava fatta a mano» e che «l’uomo ha fatto un passo indietro con la pistola e ha sparato tre colpi». Mair si è dato alla fuga, mentre alcuni sono accorsi accanto alla donna e hanno chiamato i soccorsi, ma il volo disperato con l’eliambulanza all’ospedale di Leeds, non ha potuto salvare la deputata che era già deceduta in strada.

«Solitario e tranquillo»
Thomas Mair, arrestato dalle forze dell’ordine poco dopo l’aggressione, ha vissuto per oltre vent’anni da solo dopo la morte della madre e della nonna, e aiutava le persone a curare e a tenere puliti i loro giardini. Il 52enne viene descritto dai propri vicini come una persona solitaria ma tranquilla: una vicina, la signora Cooke, ha specificato come l’uomo non sembrasse neanche interessato alla politica, né risultasse appartenere a qualche partito politico. Tuttavia, in un blog del sito web di estrema destra “Springbok Cyber Newsletter”, Mair è descritto come uno dei primi supporter iscritti a “S.a. Patriot.”, a favore del capitalismo e del patriottismo contro la correttezza politica e «l’Islam in espansione». Ora, le forze dell’ordine, hanno posto la sua abitazione sotto sequestro, mentre proseguono le indagini sul movente che potrebbe averlo spinto a compiere la tragedia.

Sospese le campagne
Dopo l’episodio, hanno preso immediatamente le distanze dall’accaduto i vertici del gruppo politico “Britain First”, pubblicando un post sul proprio sito: «I media stanno disperatamente cercando di coinvolgerci in questo fatto. Britain First chiaramente non è coinvolto e non incoraggerebbe mai un comportamento di questo tipo», implicitamente dichiarando il proprio dispiacere per il tragico evento. Dopodiché, subito dopo il diffondersi della notizia, sono susseguiti messaggi di cordoglio e rispetto da parte sia dei colleghi del partito laburista della donna, sia da parte di leader stranieri europei. David Cameron ha twittato: «La morte di Jo Cox è una tragedia. Lei era una parlamentare impegnata e premurosa, i miei pensieri vanno a suo marito Brendan e ai suoi due figli piccoli».

Il leader del Labour britannico, Jeremy Corbyn, si è detto «totalmente scioccato» per l’attacco, aggiungendo: «I pensieri di tutto il Partito Laburista sono con lei e con la sua famiglia». Charles Michel, il primo ministro belga, ha scritto su Twitter: «L’odio non ha credo, religione o razza. È infatti velenoso. Scioccato dall’omicidio di Jo Cox, condoglianze alla famiglia, agli amici e al popolo inglese». Anche Matteo Renzi ha ostentato il proprio dolore per la vicenda: «Un atto orribile di odio che getta un’ombra sui cuori di tutti noi, che non potrà mai prevalere né in Gran Bretagna né altrove».

Dopo l’agguato, entrambi gli schieramenti politici britannici, “Britain Stronger in Europe” e “Vote Leave”, hanno annunciato la sospensione per la giornata di venerdì 17 giugno delle proprie campagne, in segno di rispetto per la loro collega nonché amica. La deputata, infatti, è sempre stata nota nell’ambiente politico britannico nell’esporre le sue opinioni, riguardanti il conflitto siriano, la questione migranti e la sua contrarietà su Brexit, con tenacia, impegno e perseveranza nel totale rispetto dell’ideale altrui.

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