Campobasso: cantante cover band Zucchero sequestra e picchia donna per 3 mesi

A pochi passi da Campobasso, il cantante sequestra una donna conosciuta su Facebook e la percuote. Lei riesce ad avvisare finalmente un amico e viene liberata dalla Polizia. L’uomo è stato accusato di abusi, porto d’armi illegale e sequestro di persona

Campobasso: cantante cover band Zucchero sequestra e picchia donna per 3 mesi

E’ stata segregata e picchiata per mesi, nascosta in una casa poco lontana dal capoluogo molisano, e alla larga da occhi indiscreti. E’ la triste vicenda di una donna, separata e di oltre 40 anni, che ha subito abusi da parte di un uomo 42enne, originario di Campobasso, cantante e leader di una cover band di Zucchero. La donna e il suo carnefice si erano conosciuti tramite il famoso social network, ed hanno portato avanti una relazione fatta di ansie e di ossessiva gelosia da parte di lui. Le gelosie dell’uomo erano così tanto esagerate che ha convinto la donna a sottoporsi a quello che l’uomo ha definito “rito di purificazione”, imponendole di eliminare tutta la sua vita, compreso parenti e le sue figlie, e costringendola ad abbandonare il suo lavoro. Una volta compiuto il tutto, a gennaio l’ha portata in una casa nel paesino di Sepino, a pochi chilometri da Campobasso. L’abitazione, con grate alle finestre e alle porte, fungeva da vera e propria prigione. E inoltre la donna veniva giornalmente picchiata, controllata ossessivamente e minacciata con ricatti e pistola alla mano, di vendicarsi sulle figlie se avesse provato a contattare qualcuno. Ciò che la donna, dopo 3 mesi di segregazione, è finalmente riuscita a fare.

Ossessiva gelosia
Il blitz della polizia per liberare la donna è scattato venerdì sera. L’uomo è stato bloccato non appena uscito dalla casa-prigione e aveva appena richiuso nuovamente a chiave la vittima dentro casa e stava per mettersi in auto e tornare alla propria abitazione a Petrella Tifernina. Nel piccolo paesino della provincia di Campobasso, il 42enne viveva con un’altra donna che era ignara dell’orribile vicenda. Inoltre, l’uomo, sembra che oltre ad essere stato in possesso di una pistola con la quale minacciava la propria vittima, aveva nascosto nell’abitazione anche molteplici munizioni da guerra. Il capo della Squadra Mobile di Campobasso, Raffaele Iosi, ha stilato un quadro della situazione: «Era ossessionato dalla gelosia, le aveva imposto una sorta di decalogo di regole da seguire e lei lo assecondava per terrore. La picchiava continuamente e anche quando l’abbiamo liberata, la donna aveva lividi sul corpo tanto che l’abbiamo subito accompagnata in ospedale. Una relazione che era partita normalmente, all’inizio lei lo assecondava, poi tutto si è trasformato in un incubo». L’uomo infine è stato arrestato con l’accusa di sequestro di persona, maltrattamenti, detenzione e porto abusivo di arma e munizioni. La donna sta bene ed è finalmente tornata a casa.

Impostazioni privacy