Catania, l’Etna si è risvegliato: nuove fontane di lava e colonne di fumo e cenere

Dopo un periodo di relativa calma, l’Etna ha ripreso da qualche giorno la sua attività vulcanica in modo dirompente: fontane di lava e spettacolari colonne di fumo e cenere hanno iniziato a dominare di nuovo il panorama catanese. Dall’Ingv fanno sapere che la situazione è sotto controllo

Catania, l'Etna si è risvegliato: nuove fontane di lava e colonne di fumo e cenere

L’Etna ha ripreso ad eruttare ed ha voglia di farsi vedere e soprattutto sentire; dalla notte del 16 maggio il grande cratere siciliano ha iniziato con un tremore in aumento e un’attività eruttiva seguita da bagliori nel cratere di Nord Est. Già alle 21 di lunedì erano iniziate le prime esplosioni di lava, come rilevato dalle strumentazioni dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, che ha anche specificato che la situazione è tenuta costantemente sotto controllo. In fondo, queste attività iniziali sono paragonabili a dei semplici sbuffi. Nelle ore successive, però, l’Etna ha iniziato a fare sul serio: a circa 3.300 metri di quota sono state registrate delle forti esplosioni con altissime fontane di lava, mentre una grande colonna di cenere è stata vista muoversi verso il mar Ionio e la parte orientale del vulcano. Il cratere di Nord Est ha continuato la sua attività inarrestabile.

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Le emissioni di cenere hanno già creato degli scenari fiabeschi nel catanese per la gioia di fotografi e appassionati; a ogni modo, per il momento è impossibile fare previsioni, come dichiarato dal direttore dell’Ingv, Eugenio Privitera: «Per ora si tratta solo di segnali di irrequietezza, bisogna aspettare per vedere – ha dichiarato – adesso sta andando avanti un’attività intracraterica con conseguente fuoriuscita di cenere». Dalla serata del 17 maggio, invece, si sono registrati lanci di bombe incandescenti oltre l’orlo craterico e ricadute di materiale piroclastico sui fianchi del cono, mentre nella mattinata del 18 maggio la stessa attività è stata accompagnata anche da emissioni di cenere vulcanica con un pennacchio diretto verso est-sudest, che si è poi disperso nell’atmosfera. L’attività eruttiva è seguita costantemente.

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