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“Ci sarà un attentato a Roma!”, la bufala della mamma di Anastasia corre su Whatsapp

Da qualche giorno gira sulla app telefonica un messaggio vocale in cui una mamma mette in guardia la figlia a Roma dall’uscire per le strade della Capitale, avendo saputo da fonti sicure (un’amica che lavora al Ministero dell’Interno) che l’Isis piazzerà una bomba in centro

E’ una stupida bufala, ma sta causando da giorni un allarmismo ingiustificato; si tratta di un messaggio vocale (o la registrazione di una telefonata) in cui una madre dice alla figlia, che abita a Roma, di non andare verso il centro per nessun motivo, in quanto l’Isis avrebbe intenzione di piazzare alcune bombe nei locali della movida. La donna sostiene che le istituzioni non dicono tutta la verità ai cittadini e di aver avuto l’informazione da un’amica che lavora al ministero dell’Interno, una certa “mamma di Anastasia”. Ieri la polizia ha pubblicato l’audio sulle pagine Facebook “Una vita da social” e “Agente Lisa”, strumenti social delle forze dell’ordine, per specificare che è un falso allarme, e lo stesso premier Matteo Renzi ha voluto parlarne in merito, auspicando che gli investigatori rintraccino gli autori di questo scherzo di pessimo gusto: «Il terrorismo internazionale è una minaccia seria e dobbiamo stare attenti e determinati – ha dichiarato Renzi – ma non dobbiamo cadere nella trappola di chi ci vuole impedire di condurre una vita normale, spingendoci a chiuderci in casa. Nessuno ci porterà via la nostra esistenza quotidiana».

Il messaggio vocale si è rapidamente diffuso su molti telefonini e la polizia si attiverà per individuare i responsabili – Bisogna ammettere che lo scherzo, per quanto stupido e cinico, è riuscito davvero bene: la voce della presunta madre apprensiva è realistica, così come quella della figlia. Nel messaggio, la donna, dallo spiccato accento romano, sostiene che l’allarme bomba dell’altro giorno sulla linea A della metropolitana capitolina era vero e che la bomba fosse effettivamente nascosta in un cunicolo, ma le istituzioni avrebbero messo tutto a tacere per non diffondere il panico o per chissà cosa, non si comprende bene questo punto. Il messaggio è diventato virale in pochissimo tempo grazie a Whatsapp e centinaia di persone lo hanno ricevuto; la polizia ha dichiarato che chi lo ha prodotto rischia di provocare un ulteriore e inutile allarmismo, soprattutto in questi giorni in cui le forze dell’ordine devono verificare diversi allarmi bomba, che il più delle volte sono falsi. Gli agenti, su Facebook, hanno avvertito che facendo questi scherzi, oltre ad aumentare il clima di terrore che già si taglia con il coltello in molte parti d’Europa, si rischia anche un’incriminazione per procurato allarme.

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