Cina, festival della carne di cane: campagna per dire ‘no’ al massacro di Yulin

Il 21 giugno si svolgerà il Festival della carne di cane a Yulin, dove verranno macellati e mangiati circa 10mila cani, per l’assurda credenza che la loro carne sia fonte di salute e fortuna. Per dire no al massacro è partita la campagna dell’Associazione Animalisti Italiani Onlus, che proprio per quel giorno, dalle ore 10 alle 12, ha organizzato a Roma un presidio davanti l’Ambasciata Cinese in Largo Ecuador

Cina, festival della carne di cane: campagna per dire 'no' al massacro di Yulin

Una barbara usanza quella che si svolge a Yulin il 21 giugno di ogni anno, dal 2010, con il Festival della carne di cane. Proprio nella città-prefettura della Cina, nella Regione autonoma di Guangxi Zhuang, ogni anno per il solstizio d’estate si celebra il terrificante Festival per il quale vengono macellati e poi mangiati circa 10mila cani, oltre che un numero non inferiore di gatti. E tutto per l’assurda credenza che la carne di cane sia fonte di salute, fortuna e vigore sessuale. La loro sofferenza ne renderebbe invece afrodisiache le carni. I quattro zampe vengono catturati per strada, rubati ai loro padroni, o a volte venduti dagli stessi. Spesso risultano essere malati, tanto che secondo il Ministero della Sanità cinese nel paese ogni anno perdono la vita tra le due e le tremila persone per aver contratto il virus della rabbia. Una volta catturati gli animali vengono ammassati gli uni sugli altri in delle piccolissime gabbie, con una tale violenza da arrivare a destinazione con rotture e fratture alle ossa. Poi vengono picchiati a morte e macellati, per finire poi nei piatti di migliaia di cinesi.

Ma per dire no all’annuale massacro di Yulin, oltre che diverse campagne internazionali e petizioni, arriva anche quella dell’Associazione Animalisti Italiani Onlus che per martedì 21 giugno dalle ore 10 alle 12 ha organizzato a Roma un presidio davanti l’Ambasciata Cinese in Largo Ecuador. I cittadini sono invitati a inviare una e-mail di protesta all’ambasciatore S. E. Li Ruiyu. (Fac-simile su http://bit.ly/22xgm1X).

Ogni anno macellati in Cina 25 milioni di cani
La Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Animale proclama che «nessun animale dovrà essere sottoposto a maltrattamenti e ad atti crudeli e se la soppressione di un animale è necessaria, deve essere istantanea, senza dolore, né angoscia». In molti paesi asiatici invece cani e gatti vengono catturati, recuperati dalle strade o sottratti ai loro padroni, rinchiusi in spazi strettissimi e maltrattati fino all’inverosimile, infine vengono scuoiati e bolliti vivi. Secondo le statistiche ogni anno in Cina vengono macellati circa 25 milioni di cani, e per porre fine a tutto ciò si moltiplicano gli appelli delle varie Associazioni animaliste. La mobilitazione internazionale per dire basta al Festival di Yulin continua anche attraverso gli hashtag #StopYulin2016, #BanYulin2016, e #StopYulinTorture, attraverso le petizioni dei siti Change.org e Firmiamo.it.

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