Coronavirus 26 marzo 2020, i dati della protezione civile: 4.492 nuovi positivi, 712 morti

Dopo quattro giorni consecutivi di calo si registra purtroppo un nuovo aumento della curva dei contagiati: 4.492 nuovi positivi, 712 morti e 999 guariti nelle ultime 24 ore

Coronavirus 26 marzo 2020, i dati della protezione civile: 4.492 nuovi positivi, 712 morti

Dopo quattro giorni di calo del numero dei contagiati di Coronavirus, torna a salire la curva: 4.492 nuovi positivi oggi 26 marzo 2020 (ieri erano risultati positivi in 3.491), mentre i morti delle ultime 24 ore sono 712 (683 registrati ieri). I guariti di oggi sono 999, 10.361 dall’inizio dell’emergenza, con il totale dei contagiati di Covid-19 tra attuali positivi, morti e guariti che arriva a superare gli 80mila: 80.539. Risultano attualmente 62.013 positivi e 8.215 deceduti.

L’aumento dei contagi totali nelle ultime 24 ore, compresi deceduti e guariti, è pari a 6.153. Si trovano attualmente 33.648 persone in isolamento asintomatiche (senza sintomi) e 3.612 in terapia intensiva.

Sono 712 le persone morte e non 662 (50 in più del bollettino ufficiale comunicato dalla Protezione Civile, dal quale mancavano le vittime in Piemonte).

Di seguito il comunicato stampa rilasciato dalla protezione civile alle ore 18 del 26 marzo: «Presso la sede del Dipartimento della Protezione Civile proseguono i lavori del Comitato Operativo al fine di assicurare il coordinamento degli interventi delle componenti e delle strutture operative del Servizio Nazionale della protezione civile. Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul territorio nazionale, al momento 62.013 persone risultano positive al virus. Ad oggi, in Italia sono stati 80.539 i casi totali».

«Nel dettaglio: i casi attualmente positivi sono 22.189 in Lombardia, 8.850 in Emilia-Romagna, 6.140 in Veneto, 5.950 in Piemonte, 2.795 nelle Marche, 2.973 in Toscana, 2.027 in Liguria, 1.835 nel Lazio, 1.169 in Campania, 1.094 nella Provincia autonoma di Trento, 1.095 in Puglia, 954 in Friuli Venezia Giulia, 791 nella Provincia autonoma di Bolzano, 1.095 in Sicilia, 860 in Abruzzo, 770 in Umbria, 378 in Valle d’Aosta, 462 in Sardegna, 372 in Calabria, 133 in Basilicata e 81 in Molise».

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