Corteo anti-Renzi a Napoli: scontri e tensioni tra polizia e manifestanti, 4 feriti

Si sono registrati alcuni episodi di tensioni e scontri tra le forze dell’ordine e i manifestanti del corteo anti-Renzi durante la visita del premier per la riqualificazione del quartiere di Bagnoli del capoluogo campano; la polizia ha anche usato gli idranti e i lacrimogeni

Corteo anti-Renzi a Napoli: scontri e tensioni tra polizia e manifestanti, 4 feriti

Tensioni e scontri nel giorno della visita di Matteo Renzi a Napoli, il 6 aprile; centinaia di manifestanti, che stavano sfilando con un corteo anti-premier sul lungomare partenopeo, hanno partecipato ad alcuni tafferugli contro le forze di polizia. Dopo un fitto lancio di pietre, gli agenti hanno risposto ricorrendo agli idranti e sparando lacrimogeni contro i manifestanti; quattro poliziotti sono rimasti feriti a seguito degli scontri. Gli attivisti sono giunti anche a fermare tutto il traffico sul lungomare; la situazione è poi tornata alla calma, ma sono rimaste presidiate e blindatissime via Chiatamone, dove si trova la sede del quotidiano “Il Mattino”, e piazza del Plebiscito, dove c’è la prefettura. Gli scontri si sono verificati poche ore prima dell’arrivo di Renzi. La visita del premier a Napoli ha riguardato l’instaurazione della cabina di regia in prefettura per far partire la bonifica dell’area dell’ex Italsider di Bagnoli, chiuso dal 1993.

Renzi: «Sbloccheremo l’Italia»
«Bagnoli tornerà in mano ai napoletani, ci sono 272 milioni di euro per la sua ripulitura. Napoli tornerà ad essere la capitale del Mezzogiorno e l’Italia una nazione degna del futuro – ha dichiarato Renzi al termine della cabina di regia – qui non c’è nessuna cementificazione, come ha invece sostenuto qualcuno. Recupereremo l’ambiente e bonificheremo le terre e il mare, con buona pace delle polemiche di chi per anni non ha mosso un dito. Noi non abbiamo paura e ci siamo presi delle responsabilità, ma vogliamo sbloccare l’Italia con umiltà e coraggio». Il premier ha inoltre partecipato ad un forum presso la redazione del “Mattino”, per poi visitare il carcere minorile di Nisida; alla riunione della cabina di regia non ha preso parte il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, da tempo in conflitto con Renzi sul futuro di Bagnoli.

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