Disoccupazione record tra i giovani, Renzi: “Occupazione ultima cosa che riparte dopo una crisi”

La disoccupazione giovanile tocca livelli record: 44,2%, percentuale mai così alta dal 1977. Ma secondo il premier Renzi non c’è da allarmarsi in quanto «l’occupazione è l’ultima cosa che riparte dopo un periodo di crisi».

Disoccupazione record tra i giovani, Renzi: "Occupazione ultima cosa che riparte dopo una crisi"

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi, durante la conferenza stampa al termine del Cdm (Consiglio dei ministri), ha commentato i dati Istat sulla disoccupazione globale e giovanile. Nell’ultimo anno il numero dei senza lavoro è aumentato del 2,7%. Secondo l’Istituto nazionale di statistica, è record negativo per i giovani (15-24 anni), dove si registra il 44,2% di disoccupati, un dato record storico che non si evidenziava dal lontano 1977. La disoccupazione globale tocca invece il 12,7%. Dati allarmanti su cui il premier ha voluto però tranquillizzare: «Il dato complessivo dell’occupazione continua ad avere aspetti positivi e aspetti negativi», spiega Renzi. «Ad aprile c’è stato un dato straordinario e poi negativo a maggio-giugno. Questo dimostra che ancora c’è molto da fare sul dato dei posti di lavoro ed è comprensibile, con il Jobs act abbiamo fatto un grandissimo investimento sui posti di lavoro, ma l’occupazione è l’ultima cosa che riparte dopo un periodo di crisi, prima ripartono Pil, consumi, produzione industriale. In questo senso i dati su produzione industriale, grande distribuzione e consumi che vediamo sono ancora timidi, ma incoraggianti», ha detto infine il premier.

Un commento in merito è arrivato anche dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Giuliano Poletti: «I numeri di giugno confermano che siamo di fronte a dati soggetti a quella fluttuazione che caratterizza una fase in cui la ripresa economica comincia a manifestarsi». «Il tasso di occupazione resta sostanzialmente invariato».

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