Francia, arrestata sospetta kamikaze con finto pancione: “Lo avrei usato solo per rubare”

Fermata una coppia a Montpellier dopo aver acquistato su internet un finto pancione da donna incinta. La donna si difende: «Volevo usarlo per rubare nei supermercati», ma in realtà le intenzioni erano ben altre

Francia, arrestata sospetta kamikaze con finto pancione: "Lo avrei usato solo per rubare"

Non si ferma la lotta al terrorismo in Francia. Ieri è stata posta a fermo una coppia di Montpellier, nel sud del Paese, al termine di una perquisizione che ha portato le autorità locali ad evitare un attacco kamikaze. Camille, questo il nome della donna, francese 23enne convertita all’islam radicale, e il suo compagno, un 35enne originario del Ciad, sono stati trovati infatti in possesso di una finta pancia da donna incinta che avevano ritirato da internet e che sarebbe appunto servita a nascondere dell’esplosivo per un attacco kamikaze. La coppia era già conosciuta alle forze dell’ordine e già lo scorso 15 dicembre era stata posta a fermo per apologia del terrorismo. Furono però rilasciati quasi subito con obbligo di assegnazione a residenza, una specie di libertà vigilata prevista dallo stato di emergenza decretato in tutta la Francia dopo gli attacchi di Parigi. Adesso per loro un nuovo fermo, scattato dopo una perquisizione nella loro abitazione in cui è stato ritrovato il finto pancione acquistato pochi giorni prima su Internet e prossimo ad essere utilizzato per un attentato. Camille lo aveva completamente svuotato del suo contenuto per coprirlo con la carta in alluminio. Il suo intento era quello di indossarlo presto, riempito di esplosivo, e farsi saltare in aria. Ancora gli agenti non sono riusciti a scoprire quando e dove avrebbe agito, ma sono quasi certi che lo avrebbe fatto ben presto. Nel corso dell’indagine è anche stato scoperto che la giovane francese radicalizzata aveva fatto diverse ricerche sul web sull’Isis e le donne kamikaze. Inoltre dal dossier trasmesso ai giudici antiterrorismo di Parigi si legge che Camille aveva già espresso un forte desiderio di arruolarsi col sedicente Stato islamico e morire da “martire” in Siria.

L’aspirante jihadista: «Volevo usare il pancione per rubare nei supermercati» – Alcuni media locali hanno anche riportato che la 23enne avrebbe cercato di difendersi spiegando agli agenti di aver acquistato il pancione finto solo per servirsene durante dei furti nei supermercati. Le intenzioni erano invece ben altre, e irrimediabili. Ma per fortuna le forze di polizia li hanno fermati prima che fosse troppo tardi. Adesso i due sono in stato di fermo in attesa di accertamenti da parte degli inquirenti e gli sarebbe stata anche tolta la custodia del loro bambino.

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