Frosinone, cagnetta pestata e bruciata dai petardi: “Taglia di 5.000 euro sul responsabile”

Cinquemila euro per prendere chi ha pestato e seviziato la cagnetta Fiamma. L’iniziativa è dell’Aidaa di Ferentino: «Gli autori di questo gesto dovranno rispondere davanti alla legge, mettiamo una taglia perchè si sentano braccati e si rendano conto di quanto hanno fatto»

Frosinone, cagnetta pestata e bruciata dai petardi: "Taglia di 5.000 euro sul responsabile"

È stata pestata e seviziata da un gruppo di giovani, poi vittima dell’esplosione di alcuni petardi. È successo pochi giorni fa a Frosinone alla povera cagnetta randagia Fiamma e adesso è caccia al responsabile. Ancora nessuna certezza, ma si pensa che a pestare e malmenare Fiamma fino a farla sanguinare siano stati alcuni studenti delle classi superiori dell’Itis di Ferentino, in provincia di Frosinone. Intanto l’Aidaa (Associazione italiana difesa animali e ambiente) ha stabilito una ricompensa di 5.000 euro a chi aiuterà ad individuare i colpevoli con la sua testimonianza diretta: «Una taglia di 5.000 euro sarà pagata a chi testimoniando aiuterà ad individuare e far condannare in via definitiva i responsabili del pestaggio a cui nei giorni scorsi è stata sottoposta la cagnetta Fiamma». Dalla prima ricostruzione dei fatti è emerso che la cagnetta è stata picchiata a sangue da alcuni studenti, che non contenti le hanno poi fatto esplodere dei petardi addosso. La notizia è stata diffusa da un blog facendo subito il giro del web e allertando le varie associazioni italiane in difesa degli animali. In particolare l’Aidaa di Ferentino ha pensato di mettere una taglia sui responsabili per punirli di questo vigliacco e inumano gesto.

Presidente nazionale di Aidaa: «Personalmente li prenderei a calci in pubblico» – «Interverremo anche con i vertici dell’istituto, vogliamo che la scuola insegni l’amore per gli animali e che questi delinquenti siano puniti esemplarmente e pubblicamente», ha spiegato Francesca Monoscalco, responsabile Aidaa di Ferentino. «Gli autori di questo gesto dovranno rispondere davanti alla legge ed è per questo che mettiamo una taglia, perchè si sentano braccati e si rendano conto di quanto hanno fatto. Personalmente li prenderei a calci in pubblico, ma la legge non lo consente anche se sono molti i messaggi di persone che chiedono di sapere i nomi di questi delinquenti che se la prendono con un cane non avendo il coraggio di prendersela con la propria vigliaccheria», ha aggiunto Lorenzo Croce, presidente nazionale di Aidaa.

Impostazioni privacy