Frosinone, vescovo indagato per abusi su 8 seminaristi. Vaticano respinge le accuse

Il sacerdote monsignor Gerardo Antonazzo, vescovo della diocesi di Cassino, Sora, Aquino e Pontecorvo, in provincia di Frosinone, è indagato per abusi su 8 aspiranti sacerdoti. Il procuratore di Cassino precisa che si sta ancora indagando, il Vaticano non crede alle accuse

Frosinone, vescovo indagato per abusi su 8 seminaristi. Vaticano respinge le accuse

È stato accusato di molestie sessuali nei confronti di otto seminaristi. Si tratta di monsignor Gerardo Antonazzo, vescovo della diocesi di Cassino, Sora, Aquino e Pontecorvo, in provincia di Frosinone. L’inchiesta era già stata avviata durante lo scorso dicembre, proprio dopo che una delle presunte vittime aveva consegnato una lettera alla Procura di Cassino, in cui confessava gli abusi subiti proprio dal sacerdote. Grazie alla denuncia, sono iniziati alcuni accertamenti che hanno portato alla scoperta di altri sette casi di molestie molto simili: i soggetti che hanno subito alcune molestie erano tutti seminaristi maggiorenni. Con questa scoperta il procuratore Luciano D’Emmanuele, ha provveduto ad inviare al Vaticano tutti gli atti in modo tale da prendere alcuni provvedimenti nei confronti del vescovo accusato. In tutta difesa, il cardinal Antonazzo, come spiegato in una nota diffusa dalla stessa diocesi, era rimasto: «Sorpreso e sconcertato nell’apprendere tali insinuazioni». Nella nota il vescovo esprime la sua opinione: «Sento il dovere di dichiarare la totale infondatezza delle accuse che mi vengono attribuite. Posso, inoltre, assicurare che ad oggi non ho ricevuto alcuna comunicazione da parte delle autorità competenti circa l’esistenza di un’indagine a mio carico».

Dubbi dal Vaticano
Come chiarito dal procuratore, Luciano D’Emmanuele, l’inchiesta non è ancora stata conclusa, nonostante durante la giornata del 2 aprile sia stata diffusa la notizia che le indagini fossero state chiuse. A tal proposito, lo stesso procuratore ha precisato: «La Procura di Cassino reputa doveroso e necessario comunicare che non è stato emesso alcun avviso di chiusura indagini». Nel frattempo, anche dal Vaticano si ergono forti dubbi sulle accuse rivolte al sacerdote della Ciociaria. L’unico punto fermo della vicenda sembra venire proprio a chi ha avuto modo di conoscere il dossier della procura di Cassino, trasmesso solo per conoscenza, e dimostrando l’innocenza del sacerdote, basandosi sul fatto che le accuse siano solo delle maldicenze da parte di alcune persone respinte dal seminario perché erano state considerate inadatte al corso di sacerdozio presso la diocesi del suddetto sacerdote. È il secondo caso nel giro di pochi mesi che si abbatte nella provincia di Frosinone, dopo quello che ha visto l’ex sacerdote di Montecassino, Don Pietro Signorelli, sotto accusa dal novembre 2015 per aver speso in cene, profumi e viaggi, i soldi donati all’8 per mille.

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