Funerale Casamonica, Marino attacca: “Lo Stato non ha saputo garantire sicurezza”

Il sindaco capitolino è tornato a parlare del funerale del boss Vittorio Casamonica, celebrato il mese scorso al Tuscolano. E stavolta non si risparmia frecciate al governo e ad Alfano

Funerale Casamonica, Marino attacca: "Lo Stato non ha saputo garantire sicurezza"

Il fantasma (è proprio il caso di dirlo) del funerale di Vittorio Casamonica nella chiesa di San Giovanni Bosco a Cinecittà continua evidentemente a tormentare i sogni del sindaco di Roma Ignazio Marino; dopo aver preso parte, giovedì scorso, alla manifestazione antimafia svoltasi in piazza Don Bosco, Marino ieri è tornato a parlare dei funerali festosi tributati all’affiliato di uno dei clan più potenti e attivi nella Capitale. E stavolta attacca il Governo Renzi e, più precisamente, il ministro dell’Interno Angelino Alfano per quel famoso elicottero che, nel giorno del funerale, sorvolò Roma Sud e poi lasciò cadere in piazza Don Bosco una miriade di petali di rosa proprio sul corteo funebre; alla domanda se fosse disturbato dall’aumento di responsabilità del prefetto Gabrielli, Marino, più che rispondere, ha replicato: «Credo sia giusto prendere decisioni simili in una città in cui proprio lo Stato non è in grado di garantire la sicurezza dello spazio aereo, come nel caso dell’elicottero, non fermato e neppure identificato, che ha sorvolato Roma il giorno del funerale di Vittorio Casamonica. Mi auguro quindi che ci sia la piena consapevolezza di questi gravi errori compiuti da chi dovrebbe vegliare e vigilare, ed è inoltre evidente che gli spazi aerei e terrestri, dal punto di vista della sicurezza nazionale, ai tempi del primo Giubileo nell’era dell’Isis spettano come responsabilità primaria al governo e al Viminale».

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