Giustizia Brasile, 72 ore senza WhatsApp: duro provvedimento contro la società di Zuckerberg

«Bloccare il servizio di messaggistica istantanea WhatsApp per 72 ore». Questa la richiesta rivolta dalla giustizia brasiliana a tutti gli operatori telefonici del territorio. Il severo provvedimento, contro la società di messaggistica, è stato preso per non avere permesso indagini relative al traffico di droga

Giustizia Brasile, 72 ore senza WhatsApp: duro provvedimento contro la società di Zuckerberg

È accaduto in Brasile. La giustizia brasiliana ha chiesto a tutti gli operatori telefonici del territorio di bloccare il servizio di messaggistica istantanea, WhatsApp, per 72 ore. Le cinque compagnie telefoniche brasiliane, TIM, Oi, Vivo, Claro e Nexte, hanno rispettato la richiesta senza questioni. Il servizio è stato interrotto dalle ore 14 locali, le 19 italiane. La decisione contro la società, è stata del giudice Marcel Montalvao, del tribunale di Lagarto, nello Stato di Sergipe, nel nord-est del Brasile. Secondo alcune fonti certe, la misura disciplinare verso la società di messaggistica sarebbe stata presa poiché l’azienda non avrebbe permesso indagini relative al traffico di droga. L’azienda di Mark Zuckerberg si è rifiutata di fornire alla polizia federale, i dati di alcuni utenti coinvolti in un’indagine sul narcotraffico. A inizio aprile WhatsApp ha infatti introdotto la cifratura “end-to-end” che rende le conversazioni non accessibili a terzi. Gli utenti non hanno di certo preso bene la notizia. Utilizzato soprattutto dalle classi meno abbienti, che si avvantaggiano della messaggistica gratuita e del servizio voce via web, il disservizio ha creato non pochi problemi. Non risulta essere il primo provvedimento rivolto alla società dalla giustizia brasiliana. Già nel dicembre 2015, un tribunale dello stato di San Paolo aveva deciso il blocco motivando la sua decisione con il fatto che WhatsApp si è rifiutata ripetutamente di collaborare con un’indagine penale.

Multa giornaliera di 500 mila reais
Le compagnie telefoniche, TIM, Oi, Vivo, Claro e Nexte hanno acconsentito al provvedimento poiché in caso contrario avrebbero subito una multa giornaliera pari a 500 mila reis circa 150 euro. Mark Zuckerberg, intanto ha rassicurato gli utenti brasiliani. Il servizio riprenderà presto.

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