Governo: nuovo pacchetto di reati depenalizzati, tra cui guida senza patente e cannabis

Il Cdm ha approvato il pacchetto dei reati depenalizzati per dare il via libera a due decreti legislativi: tra i reati penali trasformati in illeciti amministrativi figurano la guida senza patente e la coltivazione di cannabis a scopo terapeutico

Governo: nuovo pacchetto di reati depenalizzati, tra cui guida senza patente e cannabis

All’ordine del giorno del Consiglio dei Ministri riunitosi ieri mattina c’è il pezzo forte del pacchetto dei reati depenalizzati, in modo da dare l’ultimo via libera a due decreti legislativi che attuano la legge delega 64/2014; tra i diversi reati penali che saranno trasformati in illeciti amministrativi ci sono la guida senza patente e la coltivazione non a norma di cannabis per uso terapeutico. Ovviamente, la coltivazione di cannabis tout court resterà in ogni caso un reato, come chiarito dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin: «Non c’è nessuna depenalizzazione, si tratta solo di interventi procedurali in impianti autorizzati per legge». Inoltre, non rientra nel pacchetto la depenalizzazione del reato di immigrazione clandestina, infatti la materia sarà regolata con un provvedimento apposito nei prossimi mesi. Importante è anche l’inclusione nel pacchetto della guida senza patente.

Guida senza patente e gli altri due decreti
Infatti, per la prima volta chi sarà trovato alla guida senza patente o con patente non in regola non subirà più un processo penale, ma pagherà una sanzione tra i 5mila e i 30mila euro. Quindi, la sanzione amministrativa sarà molto più salata rispetto a quella attuale, che varia tra i 2.257 e i 9.032 euro, mentre il veicolo sarà confiscato e, in caso di recidiva, rimane la sanzione penale. Ma all’ordine del giorno di ieri c’è stato anche il vaglio di due decreti legislativi che attuano delle direttive europee: uno sulle norme che disciplinano i fondi di investimento e l’altro sulla protezione dell’euro e di altre valute dal reato di falsificazione. Il Cdm ha anche discusso la Legge europea 2015 sulle disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza del nostro Paese all’Ue e il cosiddetto provvedimento “salva decreti”, che rientra nella riforma della Pubblica Amministrazione.

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