I genitori le nascondono che è ermafrodita, lei lo scopre andando a letto con una donna

Hida è nata ermafrodita, ma lo ha scoperto solo alla sua prima esperienza sessuale: «E’ stato con una ragazza all’Università. Quel giorno ho capito che le mie parti genitali erano speciali. Oggi sono felice e voglio che gli ermafroditi sappiano che anche loro possono esserlo»

I genitori le nascondono che è ermafrodita, lei lo scopre andando a letto con una donna

Da tempo aveva capito che in lei c’era qualcosa di strano, che il suo corpo non era come quello degli altri. E la conferma l’ha avuta ai tempi dell’università quando si è innamorata per la prima volta. Si chiama Hida e oggi ha 41 anni, e per tantissimi anni ha fatto finta che tutto andasse bene, senza pensare troppo alla sua ‘particolarità’. Faceva finta di niente probabilmente perché credeva che la sua vita sarebbe stata difficile e aveva paura di affrontare la verità, una verità che gli stessi genitori le hanno tenuto nascosto, o che forse ignoravano realmente. Hida è ermafrodita, è nata con organi sia femminili che maschili. Si tratta di una particolarità fisica che spesso può essere messa a posto alla nascita, con un piccolo intervento, asportando chirurgicamente l’organo sessuale in eccesso (il sesso del bambino in questo rari casi viene deciso dai genitori, in base ad alcuni esami che valutano la predisposizione a livello ormonale, ovvero la prevalenza di testosterone o di estrogeni). Ma non è stato il suo caso, dal momento che i suoi familiari hanno fatto finta di niente. «Mia madre mi ha cresciuta come una femmina e non mi ha mai parlato della mia particolarità. L’ho scoperto da sola, quando è arrivata la prima esperienza», ha confessato Hida. «E’ stato con una ragazza, all’Università e quel giorno ho capito che le mie parti genitali erano speciali», ha aggiunto. E’ stata quella stessa ragazza, superata la sorpresa iniziale, a spiegare a Hida, con le giuste parole, che era in realtà un ermafrodita.

«Biologicamente nulla mi impedisce di avere figli»
Da subito ha accettato la sua identità e oggi sta bene con se stessa ed è felice, a volte coltiva anche il suo lato di ragazzo mancato. «Non mi vergogno di piangere al cinema e sono anche capace di intervenire in una lite. Sapere che una parte di me è maschile mi piace», ha detto. E confessa di aver pensato più volte di avere dei figli: «Biologicamente nulla lo impedirebbe, anche se a 41 anni ancora non ho fatto questo importante passo». Hida ha voluto raccontare la sua storia per far sapere alla gente che gli ermafroditi esistono, e soprattutto per far sapere agli ermafroditi che anche loro possono essere felici, come lo è lei grazie alla ragazza che gli sta accanto.

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