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Imu e Tares, arrivano i rimborsi per chi ha pagato di più

Come da circolare 1/DF/2016 del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 28 di aprile 2016, entro il 25 settembre verranno erogati i rimborsi di Imu e Tares non dovuti. Ma non si pensi che ricevere il rimborso sia sempre cosa facile

Incredibile ma vero, ogni tanto si riesce a vedersi rimborsare le tasse non dovute. Questo è quanto sta per accadere a chi ha pagato più del dovuto, magari per calcoli errati per quanto riguarda Imu e Tares. Come da circolare 1/DF/2016 del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 28 di aprile 2016, entro il 25 settembre verranno erogati i rimborsi di Imu e Tares non dovuti. Ma com’è possibile far pagare più del dovuto? Purtroppo gli errori sono umani, nonostante il largo utilizzo di una sempre più sofisticata tecnologia. Capita che venga attribuito al contribuente un pagamento ben maggiore di quello realmente dovuto, oppure capita che lo si effettui in un Comune errato. Insomma, le variabili sono diverse, l’errore è contemplato e per fortuna anche il suo risarcimento. Purtroppo però se per pagare in tempo, chi non ha la liquidità si rivolge a portali come Zonaprestiti.com alla ricerca di un finanziamento che gli consenta, appunto, di pagare senza sanzioni (dettagli su http://www.zonaprestiti.com), per ricevere il denaro versato per errore c’è sempre tempo, e poco importa se chi ha pagato di più non riesce ad arrivare a fine mese.

Ma non si pensi che ricevere il rimborso sia sempre cosa facile. Tanto per cominciare ci si deve accorgere che vi sia stato un errore, in seconda istanza si deve presentare una domanda di rimborso e anche qui chi ha una certa età può trovare diverse difficoltà. Per fare un minimo di ordine, va detto che la richiesta di rimborso va inoltrata direttamente al Comune, in qualsiasi caso. L’errore, e di conseguenza il rimborso, possono però essere a carico, e quindi di competenza, sia della medesima amministrazione che dello Stato. Il rimborso verrà comunque versato sia sul conto corrente bancario o, se lo si preferisce, con assegno circolare.

Infine, se i tributi sono stati versati per errore a un Comune diverso da quello corretto, il contribuente non dovrà chiedere il rimborso al Comune sbagliato e tanto meno riceverà un accertamento dal Comune di competenza per mancato versamento. Si dovrà invece inviare una comunicazione a entrambi i comuni dove si indicheranno gli estremi del versamento. Insomma, non una cosa facilissima soprattutto per chi non ha chi possa dare una mano.

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