India shock: seviziata con una sbarra di ferro e strangolata, fermati 2 vicini di casa

Ennesimo caso di femminicidio in India: 30enne picchiata, torturata nelle parti intime con una sbarra di ferro e infine strangolata. Fermati due sospetti, vicini di casa della vittima. Il ministro degli Interni del Kerala: «Incidente terrificante, i responsabili saranno giudicati con estrema severità»

India shock: seviziata con una sbarra di ferro e strangolata, fermati 2 vicini di casa

Picchiata, brutalmente seviziata e stuprata, infine strangolata. È l’ennesimo caso di femminicidio in India, consumatosi pochi giorni fa ai danni di una 30enne del Kerala, studentessa di giurisprudenza, appartenente alla comunità dei ‘dalit’, ovvero gli intoccabili. Secondo quanto riportato, Jisha, questo il nome della giovane vittima, sarebbe stata stuprata ripetutamente, forse da due vicini di casa, fermati poco dopo dalla polizia per accertamenti, i quali l’avrebbero torturata nelle parti intime con una sbarra di ferro, per poi ucciderla per strangolamento. A trovare il cadavere di Jisha è stata la madre, che una volta rientrata nel piccolo appartamento in cui vivevano si è ritrovata davanti ad una realtà insopportabile: l’amata figlia aveva i segni di circa 30 coltellate e profonde ferite all’addome. L’ennesimo drammatico caso di violenza sulle donne ha scatenato innumerevoli proteste di piazza nella città di Ernakulam contro il governo locale, oltre che grande clamore sui vari social network, tanto che la vittima è stata già definita la ‘Nirbhaya del Kerala’. «L’incidente è terrificante e purtroppo un promemoria di casi simili in aumento nel Kerala e in altri stati», ha detto ai giornalisti il ministro degli interni del Kerala, Ramesh Chennithala. Le indagini sono ancora in corso: intanto sono stati fermati due sospetti, vicini di casa della vittima, che se ritenuti responsabili saranno giudicati, come affermato da Chennithala, con «estrema severità».

Altri casi di violenza sulle donne in India
Quello di Jisha è solo uno dei tanti femminicidi che si susseguono in India con regolarità: da non dimenticare quello di Nirbhaya, la giovane studentessa di New Delhi deceduta a causa delle lesioni causate da uno stupro di gruppo su un autobus nel dicembre 2014; a marzo invece una 15enne è stata stuprata e bruciata sul terrazzo di casa sua, e ridotta in fin di vita; mentre all’inizio del 2016 una ragazzina di 13 anni, ricoverata dopo aver subìto uno stupro, sarebbe stata vittima di violenze sessuali anche all’interno dell’ospedale.

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