Isis, nuove minacce contro l’Italia e Roma: nel mirino Colosseo e Circo Massimo

I servizi segreti hanno lanciato l’allarme riguardo altri messaggi minacciosi rivolti all’Italia e alla Capitale Roma; sullo smartphone di un afgano arrestato mesi fa sono comparse immagini della Capitale come se fossero parte di un sopralluogo nei luoghi topici della Città Eterna

Isis, nuove minacce contro l'Italia e Roma: nel mirino Colosseo e Circo Massimo

Nuove minacce di terrorismo sono state rivolte dal Califfato Nero alla Capitale: i servizi segreti italiani hanno lanciato l’allarme. Dallo smartphone di Hakim Nasiri, un afgano 23enne arrestato nel Cara di Bari, sono state trovate alcune fotografie che fanno preoccupare non poco. Nelle immagini rinvenute ci sono delle esercitazioni terroristiche ed anche alcuni sopralluoghi in località romane, ma non certo per turismo: Nasiri era andato in perlustrazione all’aeroporto di Bari, in un centro commerciale londinese e a Roma, precisamente al Colosseo e al Circo Massimo. Proprio questi ultimi sembrano essere i prossimi bersagli di Daesh, o almeno lo erano fino a due mesi fa, e tutto ciò fa salire nuovamente il limite di allerta a Roma. In effetti, anche se ancora e per fortuna nessuno ha voluto compiere attentati in Italia, sembra che Roma rimanga comunque un chiodo fisso per i terroristi del Califfato nero.

Torna la paura per gli attentati
Insomma, il nostro Paese è ancora sotto la lente d’ingrandimento: come riportato dal “Giornale”, l’attenzione sulla Capitale cresce in concomitanza di ogni evento importante o comunque di massa, come il recente concerto di Bruce Springsteen, e gli stessi servizi segreti hanno manifestato la loro preoccupazione, aggiungendo al contempo che però l’allerta non è mai scesa in Italia e i controlli sono sempre alti e sistematici. La strage di Nizza non ha fatto altro che alimentare la paura anche nel nostro Paese, una paura che comunque c’è già da quasi due anni; sui social network i sostenitori della jihad continuano a lanciare messaggi minacciosi che si pongono come obiettivo anche Roma. C’è da dire che si tratta di proclami in cui è molto difficile distinguere tra le solite chiacchiere e l’organizzazione di un attentato.

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