Ivrea, 64enne sequestra e violenta per tutta la notte la cameriera del suo ristorante

L’uomo è stato arrestato a Borgo Ticino; ha violentato la giovane minacciandola con una pistola ed avrebbe inoltre rivolto attenzioni morbose verso altre dipendenti. I fatti risalgono alla fine di ottobre

Ivrea, 64enne sequestra e violenta per tutta la notte la cameriera del suo ristorante

Ha sequestrato, minacciato con una pistola e abusato di una sua dipendente; con queste accuse, ieri mattina i carabinieri hanno arrestato un imprenditore di 64 anni, Antonio Talarico, titolare di un ristorante a Settimo Vittone, a Borgo Ticino, dove era andato a vivere subito dopo la denuncia della sua dipendente, una ragazza di 20 anni. L’uomo è stato posto agli arresti domiciliari a Borgofranco d’Ivrea come richiesto dal pm di Ivrea Chiara Molinari, la cui ordinanza è stata firmata dal gip Stefania Cugge; l’accusa è di violenza sessuale aggravata. La vicenda risale al 25 ottobre scorso, quando, secondo il racconto fornito dalla giovane che lavorava nel ristorante di Talarico soprattutto nei weekend, l’uomo l’avrebbe prima molestata all’interno del ristorante al termine della serata e, nonostante il rifiuto di lei, l’avrebbe raggiunta nella sua camera da letto sopra il ristorante, che la ragazza usava per cambiarsi prima di staccare, per violentarla sotto la minaccia di una pistola. La violenza sarebbe andata avanti per tutta la notte: «Non ho trovato la forza di scappare – ha raccontato la ventenne ai carabinieri – lui aveva una pistola e temevo volesse uccidermi». Durante le indagini, i militari hanno poi rinvenuto l’arma, una scacciacani, dove la giovane sosteneva di averla vista.

L’uomo non è nuovo ad atteggiamenti molesti
Sempre durante le indagini, è emerso che Talarico non è neppure nuovo ad atteggiamenti molesti di carattere sessuale; pare che abbia molestato anche altre dipendenti e persino la propria compagna. Altre due donne, che avevano prestato servizio per un breve periodo di tempo al ristorante dell’uomo, hanno raccontato ai carabinieri di aver ricevuto attenzioni pesanti di movente sessuale da parte del datore di lavoro.

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