Lecce, drogato lascia l’auto ferma in autostrada e provoca incidente per divertimento

E’ avvenuto due sere fa lungo la tangenziale est di Lecce: l’uomo, Antonio Cavallone di 47 anni, ha scatenato il panico correndo a folle velocità sotto effetto di stupefacenti, provocando un incidente e sedendosi pure sul guardrail a godersi la scena

Lecce, drogato lascia l'auto ferma in autostrada e provoca incidente per divertimento

Una manciata di minuti di follia ed esaltazione causate dalla droga a Lecce: un uomo prima lascia deliberatamente la propria auto con i fari spenti sulla corsia di sorpasso, va a sedersi sul guardrail per godersi l’inevitabile incidente che ne consegue, scappa e viene acciuffato dai carabinieri dopo aver percorso dieci chilometri a folle velocità perdendo molti pezzi dalla macchina danneggiata. Per una serie di reati è stato tratto in arresto Antonio Cavallone, 47 anni di Carmiano, che guidava in preda ai deliri della droga; con lui è stata denunciata una seconda persona che era seduta sul lato passeggeri. La follia era cominciata alle 17 di due sere fa: lungo la tangenziale est, un uomo di Aradeo, in auto con la propria figlioletta, improvvisamente si ritrova davanti la Opel Meriva di Cavallone, ferma e a luci spente sulla corsia di sorpasso. L’impatto è inevitabile, ma non ci sono grossi danni e i due occupanti non riportano neppure ferite gravi. A quel punto, il malcapitato chiama i soccorsi con il proprio cellulare ed è allora che si accorge di una persona, risultata poi Cavallone, seduto sul guardrail a godersi la scena che aveva “organizzato”. Accortosi di essere visto, il 47enne è improvvisamente risalito sulla sua Opel, nonostante fosse danneggiata, assieme al compare, un 49enne di Carmiano, ed è ripartito a folle velocità.

L’inseguimento si è protratto per dieci chilometri – Subito dopo la fuga dell’uomo, vengono allertati i carabinieri che lo intercettano e iniziano ad inseguirlo per fermarlo. E qui scoppia il delirio: inseguito dalla pattuglia, Cavallone non accenna a fermarsi, ma anzi preme sull’acceleratore sbattendo più volte contro lo spartitraffico e perdendo molti pezzi dall’auto danneggiata. L’inseguimento è andato avanti per altri dieci chilometri come un autoscontro, con Cavallone che ha tentato più volte di mandare i militari fuori strada. Ad un certo punto, gli esplode un pneumatico ed è costretto a fermarsi, scende e tenta inutilmente la fuga a piedi assieme all’amico. Appena sono stati catturati, i carabinieri hanno potuto constatare le penose condizioni mentali dei due, alterate dalla droga; Cavallone è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, omissione di soccorso e fuga a seguito di sinistro, mentre l’altro passeggero è stato denunciato a piede libero in concorso.

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