Loris, nuove confessioni di Veronica Panarello: “Gelosa della compagna di mio suocero”

L’ultima confessione di Veronica Panarello: «Ero molto gelosa della nuova compagna di mio suocero, lui veniva a casa con la stessa frequenza ma i nostri rapporti iniziarono a diradarsi». Andrea Stival: «Accuse infamanti, non ho ucciso mio nipote e non ho mai avuto una relazione con Veronica»

Loris, nuove confessioni di Veronica Panarello: "Gelosa della compagna di mio suocero"

«Ero gelosa della compagna di mio suocero». Lo ha sostenuto Veronica Panarello nel corso dell’interrogatorio dello scorso 19 febbraio dove ha raccontato ai magistrati nuovi e sconvolgenti dettagli sulla morte del figlio Loris Stival, 8 anni. La donna ha confessato di essere stata l’amante del suocero, Andrea Stival, accusandolo persino dell’omicidio del piccolo Loris: «È stato mio suocero, Andrea Stival, ad uccidere Loris. Ho ricordato tutto quando sono andato a trovarlo al cimitero, ma non l’ho detto prima perché avevo paura che uccidesse anche il bimbo più piccolo». Poi ha dichiarato di essere stata anche molto gelosa della compagna di Andrea. Veronica non avrebbe preso per niente bene l’inizio della relazione del suocero con Andreina Fiorilla, conosciuta in un’agenzia di viaggi, una relazione che ha portato i due amanti a vedersi sempre meno. «Lui continuò a venire a casa con la stessa frequenza ma i nostri rapporti iniziarono a diradarsi. Abbiamo continuato ad avere rapporti ma con minore frequenza», ha detto la Panarello ai magistrati, aggiungendo anche che inizialmente si era sentita costretta ad avere rapporti col suocero, che si dichiara totalmente estraneo alla morte del nipotino e all’occultamento del suo cadavere, perché aveva paura che l’uomo rivolgesse le sue attenzioni ai suoi due figli, abusando di loro.

«Solo accuse infamanti»
Andrea Stival nega ogni accusa, compreso il fatto di aver avuto rapporti con la nuora: «Non l’ho ucciso io e non ho una relazione con lei. Sono sbigottito, sono solo accuse infamanti», ha detto durante l’interrogatorio del 4 marzo 2016. Il suocero della Panarello ha anche fornito il suo alibi: nell’ora in cui il medico legale stima sia stato ucciso il bambino, Andrea Stival si trovava insieme alla nuova compagna Andreina e sarebbe stato lontano dal luogo del delitto. A confermarlo la stessa: «Stavamo da poco insieme, perché dovrei fornire un falso alibi a uno che ha ucciso un bambino?».

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