Maestra uccisa nel veronese: l’ex convivente la pugnala, poi tenta il suicidio

L’omicidio è avvenuto a Pastrengo: la vittima è stata pugnalata ripetutamente dall’ex convivente e colpita alla testa con un vaso. L’uomo si è dato alla fuga e ha poi tentato il suicidio gettandosi nel lago, rintracciato dalle forze dell’ordine è stato infine accompagnato in caserma dove ha confessato il delitto

Maestra uccisa nel veronese: l'ex convivente la pugnala, poi tenta il suicidio

Pugnalata ripetutamente e colpita alla testa con un vaso dall’ex convivente. L’ennesimo femminicidio si è consumato nella notte tra mercoledì e giovedì, a Pastrengo, in provincia di Verona: la vittima è Alessandra Maffezzoli, una maestra elementare di 46 anni, l’omicida Giuliano Falchetto, barista 53enne, di Caprino Veronese, e suo ex convivente. Dopo essere stato rintracciato, l’uomo è stato accompagnato in caserma dove ha confessato il delitto davanti al magistrato. Ad allertare i carabinieri, intorno alle 21, un vicino di casa della donna, residente in via Maggiore Negri di Sanfront, che l’aveva sentita urlare. Al loro arrivo il delitto purtroppo era già stato compiuto, e dopo aver fatto un giro dell’abitazione hanno ritrovato il corpo della Maffezzoli riverso a terra, privo di vita. Dalla ricostruzione dei fatti è emerso che l’assassino, dopo aver spaccato la testa dell’ex convivente con un vaso, si sia dato alla fuga senza lasciare traccia. A suggerire alle forze dell’ordine di orientare le ricerche sull’auto di Falchetto, una Lancia bianca, è stato proprio il vicino della vittima. A quel punto gli agenti si sono messi sulle sue tracce, fino alla segnalazione del portiere di un albergo di Castelnuovo, particolarmente preoccupato dai comportamenti di un uomo giunto da poco nella struttura. Pare che prima di essere bloccato dai carabinieri e arrestato per omicidio, il barista 53enne abbia tentato il suicidio, gettandosi nel lago. Poi la confessione.

Laura Boldrini: «Tutti dobbiamo esercitare le nostre responsabilità»
Continua la sua campagna contro il femminicidio la presidente della Camera Laura Boldrini, che ai microfoni di Rtl 102,5 ha parlato di una drammatica serie di eventi in pochissimi giorni: «La cosa è diventata di proporzioni insopportabili, dopo l’uccisione di Sara quattro donne uccise in pochi giorni. Non possiamo stare a guardare, tutti dobbiamo esercitare le nostre responsabilità». «Le leggi da sole non bastano – ha aggiunto la Boldrini – ci sono secoli di sopraffazione e bisogna cambiare la mentalità degli uomini attraverso una grande azione culturale ed una mobilitazione».

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