Mafia, a Palermo i boss di Cosa nostra al voto per eleggere il “nuovo Governo”

Una vera e propria campagna elettorale per alzata di mano per eleggere i nuovi boss di Cosa nostra, sugellata dal tradizionale bacio mafioso sulla fronte. Smantellata all’alba di venerdì la cosca di Santa Maria di Gesù grazie a delle cimici piazzate dalla Direzione distrettuale antimafia all’interno di una sala da barba dove si riunivano per le candidature. L’operazione ha anche fatto luce sull’omicidio di Sciacchitano commesso lo scorso 3 ottobre

Mafia, a Palermo i boss di Cosa nostra al voto per eleggere il "nuovo Governo"

L’operazione “Torre dei diavoli” dei Carabinieri del Ros e del Comando Provinciale di Palermo ha portato all’esecuzione del fermo di sei individui accusati a vario titolo di omicidio, tentato omicidio, associazione mafiosa e reati legati al possesso di armi. Nel corso delle indagini è stato accertato il processo di riorganizzazione interna della famiglia mafiosa di Santa Maria di Gesù culminata con il recente omicidio dello spacciatore Salvatore Sciacchitano e il ferimento di Antonino Arizzi, lo scorso 3 ottobre a Palermo. E proprio l’assassinio del giovane Sciacchitano sarebbe stato ordinato dalla cosca in quanto l’uomo era stato ritenuto uno dei responsabili del ferimento di Luigi Cona, persona molto vicina al gruppo criminale. Tra i sei fermi, firmati dai sostituti procuratori Sergio Demontis, Francesca Mazzocco e Gaspare Spedale, ci sarebbe anche uno degli ergastolani condannati e poi scagionati dal processo per la strage di via D’Amelio in cui perse la vita il giudice Paolo Borsellino. Si tratterebbe di Natale Gambino, in cella insieme a Giuseppe Greco, arrestato e condannato per associazione mafiosa. I due criminali sono stati intercettati dalla polizia e sorpresi a parlare del rinnovo dei vertici dell’associazione mafiosa, designati attraverso elezioni a cui partecipavano diversi uomini d’onore, secondo una prassi di cui hanno parlato negli anni ’80 i primi collaboratori di giustizia, suggellata dal tradizionale bacio mafioso sulla fronte al nuovo padrino.

Alleanze e candidature all’interno di una sala da barba – Era una vera e propria campagna elettorale con tanto di voti per eleggere i nuovi vertici di Cosa nostra nel mandamento mafioso di Santa Maria di Gesù, smantellato all’alba di venerdì dai Carabinieri del Comando provinciale di Palermo che hanno posto a fermo sei persone. Gli inquirenti hanno appurato che i boss decidevano alleanze e candidature all’interno di una sala da barba, e che i clan operavano tramite una specie di democratizzazione criminale utilizzando i vecchi metodi di designazione dei capi, seguita agli anni di tirannia dei corleonesi di Totò Riina. L’organizzazione è stata smantellata grazie a delle cimici piazzate dalla Direzione distrettuale antimafia, all’insaputa dei boss mafiosi, proprio all’interno della sala in cui si incontravano per discutere delle prossime mosse e di eventuali alleanze.

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