Malasanità a Lucca: operato per rimuovere tumore, chirurgo asporta rene sbagliato

Nell’ospedale “San Luca” di Lucca, il paziente ha subito un’operazione d’asportazione tumorale, ma gli è stato asportato il rene sbagliato. Il referto del radiologo riportava il rene sinistro con tumore anziché il destro, il chirurgo ha inoltre operato senza effettuare l’uretroscopia prevista. Sulla vicenda indaga la procura di Lucca

Malasanità a Lucca: operato per rimuovere tumore, chirurgo asporta rene sbagliato

Una sequela di errori medici sono alla base dell’errata operazione chirurgica avvenuta nell’ospedale “San Luca” di Lucca, dove un medico ha asportato al paziente malato di tumore al rene destro, il rene sinistro sano. Dalle prime dichiarazioni trasparirebbe come il paziente, affetto di tumore al rene, avesse ricevuto dal radiologo un referto che designava l’organo sinistro con tumore da asportare anziché il destro. Ad aggravare la situazione già inesatta, dopo aver trasportato il paziente in sala operatoria, l’equipe chirurgica non avrebbe eseguito una pratica prevista per operazioni di questo calibro: prima di effettuare l’asportazione, si dovrebbe eseguire un’uretroscopia, per individuare e verificare la posizione esatta del tumore renale. La verifica non è avvenuta e l’organo sano è stato asportato, rendendo l’errore inevitabile. L’operazione errata, sebbene sia avvenuta qualche giorno fa, è stata scoperta solo giovedì sera 28 aprile come riportato dal “Corriere Fiorentino”, quando sono arrivati i risultati degli esami istologici sull’organo rimosso: l’organo non risultava avere tessuti tumorali. Dopo la scoperta, sono partite le ulteriori verifiche e si è passati alla certezza.

Il chirurgo è stato sospeso
Dopo la conferma delle analisi, l’ospedale, durante la serata del 29 aprile, ha preso contatti con i famigliari del paziente, spiegando come fosse avvenuto l’errore e dando possibili soluzioni mediche per migliorare la salute dell’uomo che ora si ritrova con un solo rene: tra le prime opzioni, ci sarebbe il trapianto di un nuovo rene, rimuovendo parte di quello malato per assicurarne in qualche modo la funzionalità. Per spiegare lo svolgimento della vicenda, l’azienda sanitaria lucchese ha già indetto una conferenza stampa che avverrà nei prossimi giorni, nel frattempo si sta proseguendo con le indagini. Oltre alla Procura di Lucca, seguono le indagini anche il Centro Gestione Rischio Clinico e Sicurezza del Paziente della Regione Toscana, già avvisati durante la serata di giovedì 28. Per quanto riguarda il chirurgo, assieme al medico che ha diffuso il referto, sono già stati sospesi, ma si parla di possibili iscrizioni al registro degli indagati. A livello globale, ha affermato l’azienda sanitaria locale, la frequenza con cui certe procedure chirurgiche risultano errate, sono un caso su 100mila interventi. In Toscana, tuttavia, sono 3 i casi di procedure nella parte del corpo sbagliata, 5 di procedura in paziente sbagliato, 7 di erronea procedura sul paziente giusto, di cui 2 avvenute in urologia: in totale si contano 312 eventi dal 2007 al 2015 solo in Toscana. A tal proposito ha voluto esprimere l’opinione anche l’assessore alla Salute della Regione Toscana, Stefania Saccardi, come riportato da “Il Messaggero”: «Prendo atto con enorme dispiacere di quanto è accaduto all’ospedale di Lucca, e sono vicina al paziente e alla sua famiglia. Offriremo tutti i percorsi possibili per rimediare all’errore compiuto dai medici e prenderemo provvedimenti immediati». Sull’episodio è interceduto anche il primo cittadino di Lucca, Alessandro Tambellini: «Queste cose non possono e non devono accadere. Ora ci aspettiamo una chiarezza estrema da parte dell’azienda sanitaria di fronte ai cittadini, ne va della credibilità del nostro ospedale».

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