Mattarella a New York difende il Parlamento: “Non mi risulta sia pieno di indagati”

Il capo dello Stato parlando agli studenti della Columbia University di New York, ha elogiato le riforme del Governo Renzi come quella del Senato, ma si è ritrovato a dover difendere il Parlamento in risposta ad uno studente che polemizzava sugli indagati e sulla legge elettorale dichiarata incostituzionale

Mattarella a New York difende il Parlamento: "Non mi risulta sia pieno di indagati"

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella in visita negli Stati Uniti, parlando agli studenti della Columbia University di New York, in merito alle riforme del Governo Renzi, citando quella costituzionale che nel prossimo autunno sarà votata dagli italiani attraverso un referendum, ha detto che finalmente «dopo anni di dibattito il Parlamento sta per approvare un’importante riforma della Costituzione che trasforma il ruolo del Senato da seconda Camera politica in Assemblea rappresentativa delle Regioni e dei poteri locali». Il capo dello Stato ha citato anche altre riforme come la Madia della Pubblica amministrazione e il Jobs Act, fin quando uno studente della Columbia non ha messo in dubbio la legittimità di «un Parlamento pieno di indagati ed eletto con una legge dichiarata incostituzionale». Mattarella è rimasto composto ed ha risposto: «Non mi risulta che il Parlamento sia pieno di indagati, ce ne sono alcuni, ma la grande maggioranza non lo è. Quanto alla sua legittimità non ci sono dubbi. Facevo parte della Corte costituzionale nel momento in cui la legge elettorale fu dichiarata non conforme alla Costituzione. Ma noi giudici scrivemmo con chiarezza che, come si fa in questi casi, quella decisione aveva valore per il futuro e che quindi non era inficiata la legittimità del Parlamento».

Terrorismo
Cambiando argomento, il presidente della Repubblica non poteva non affrontare un tema importante come quello del terrorismo: si tratta della «minaccia più dirompente che le nostre società stanno affrontando. Una minaccia che non ha confini, che si alimenta di un’irrazionale pulsione distruttiva e di una serie di insidiosi anti-valori. L’antitesi stessa delle fondamenta sulle quali poggiano le nostre società».

Immigrazione
Essendo un tema che ci riguarda in prima persona, Mattarella parla anche dei migranti: «E’ il fenomeno più grave dalla seconda guerra mondiale e le risposte basate su non lungimiranti considerazioni di mera politica interna, i muri e i fili spinati eretti per proteggersi e “deviare il traffico”, non ci metteranno in condizione di gestire un fatto di dimensioni epocali, non destinato ad esaurirsi nel breve volgere di qualche anno», ha concluso.

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