Milano, compivano furti con auto mascherate da volanti: arrestati 7 nomadi

I carabinieri hanno arrestato sette nomadi di origine sinti, residenti nel campo di Muggiano (Milano). Sono accusati di essere i componenti di una banda di ladri che avrebbe messo a segno almeno 43 furti tra il 2015 e il 2016, tra il Piemonte e la Lombardia; agivano con auto mascherate da volanti

Milano, compivano furti con auto mascherate da volanti: arrestati 7 nomadi

Erano una banda attrezzata e versatile; partivano per le loro razzie nelle abitazioni con travestimenti ed attrezzatura sempre diversi, un giorno carabinieri, un altro addetti alla lettura del contatore del gas, un altro ancora impiegati dell’acquedotto. La banda era composta da nomadi sinti, quasi tutti imparentati tra loro, residenti al campo di Muggiano (Milano), mentre altri partivano da un campo di Asti; il gruppo è stato sgominato dai carabinieri di Lodi insieme ai militari di Asti, Novara, Torino e Milano. Sette persone sono finite in manette e condotte in carcere, mentre sono stati disposti 11 decreti di perquisizione domiciliare ai danni di altrettanti soggetti. Le accuse a loro carico sono furto in abitazione in concorso, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e danneggiamento.

Fuggirono ad un posto di blocco
La banda avrebbe commesso 43 furti in un arco di tempo che va da dicembre 2015 a maggio 2016, colpendo soprattutto nelle zone di Lodi, Pavia, Milano e Piacenza; ma si erano resi responsabili anche di una drammatica fuga che solo per miracolo non si tramutò in tragedia. Il 26 gennaio 2016, i carabinieri di Lodi erano stati allertati da alcune persone che avevano visto tre uomini che cercavano di penetrare in una villetta di Castiraga Vidardo; i tre erano stati intercettati e raggiunti dai militari, ma invece di fermarsi avevano speronato frontalmente l’auto degli uomini dell’Arma. La loro vettura, nell’impatto, finì in una scarpata e i tre erano poi fuggiti a piedi mentre i carabinieri riportavano lesioni multiple. La banda era equipaggiata benissimo, con attrezzi in alta tecnologia come le telecamere, ma anche di parrucche, travestimenti e tessere di riconoscimento dell’Arma, dell’acquedotto e della società del gas. Non solo, ma disponevano anche di potenti autovetture camuffate con una specie di pellicola colorata, lampeggianti e sirene, in tutto simili a quelle in dotazione alle forze di polizia. E ancora, guanti, scanner, ricetrasmittenti e telefoni cellulari, nonchè piedi di porco lunghi più di un metro.

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