Minorenni si ‘vendevano’ per pochi spiccioli nei bagni della Stazione Termini: tre arresti

Nell’ambito dell’operazione “Meeting Point” sono state arrestate tre persone. Adescavano rom minorenni alla Stazione Termini pagandoli poche decine di euro. I rapporti si consumavano nei bagni e sui vagoni

Minorenni si 'vendevano' per pochi spiccioli nei bagni della Stazione Termini: tre arresti

Grosso giro di prostituzione minorile alla Stazione Termini di Roma, dove questa mattina è scattata la seconda parte dell’operazione “Meeting Point”, che nello scorso maggio aveva portato all’arresto di 17 persone, di età compresa tra i 35 e gli 80 anni, tra cui un parroco del viterbese, di 68 anni, padre Placido Greco, trovato in possesso di un archivio di pedopornografia stracolmo di immagini e video di minorenni. L’inchiesta era poi proseguita, portando adesso all’incriminazione di altre tre persone, tutte accusate di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione minorile. L’arresto è stato eseguito questa mattina dagli agenti della Polizia di Stato. Da quanto riportato pare che gli indagati adescavano alla Stazione Termini ragazzini rom, tra i 14 e i 17 anni, e minori di grave disagio sociale. Il giro di prostituzione avveniva all’interno dei vagoni dei treni in sosta.

In manette anche un ex dirigente d’azienda
I baby, adescati all’ingresso della Stazione Termini, sul lato di via Giolitti, mettevano in vendita il loro corpo per poche decine di euro. I rapporti si consumavano nei bagni della stazione, sui vagoni dei treni in sosta e per strada, a pochi passi dai viaggiatori, a volte anche nelle abitazioni dei clienti. In manette tre persone di 53, 73 e 74 anni, accusati di favoreggiamento della prostituzione minorile. Tra loro un ex dirigente d’azienda romano. Gli altri due indagati vivono invece ad Aprilia e a Zagarolo. In totale l’operazione “Meeting Point” ha portato all’arresto di 20 persone: per nove di loro è stata emessa la custodia cautelare in carcere, mentre gli altri sconteranno la pena ai domiciliari.

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