Mutui 2017, i tassi risalgono: sarà più difficile richiedere finanziamenti

Richiedere finanziamenti sarà più complicato. I tassi ricominciano a salire: l’Intesa Sanpaolo ha incrementato i punti base di 50-60 punti. Anche in base alle analisi di Mutui.it e Facile.it, in base all’aumento dello spread e altri fattori economici, le tasse di mutuo continueranno ad alzare il loro valore

Mutui 2017, i tassi risalgono: sarà più difficile richiedere finanziamenti

Nel 2017 sarà più difficile richiedere mutui. Sono le ultime novità in base ai finanziamenti di pagamento a rate per la compravendita di immobili. Sebbene l’anno scorso sono state numerose le famiglie che si son presentate agli sportelli bancari per comprare casa a rate, sicuramente invogliati dai minimi delle tasse, quest’anno potrebbe non essere lo stesso. Il motivo è l’aumento delle richieste di finanziamenti dopo molti anni di crisi. Proprio a tal proposito, il 2017, potrebbe così portare mutui più costosi e meno leggeri da affrontare. Infatti, già alcune banche, hanno cominciato ad alzare gli spread: prima tra tutti l’Intesa Sanpaolo. La banca ha già fatto sapere a riguardo di nuove erogazioni (più costose) a partire proprio dal gennaio 2017, con un incremento di 50-60 punti base in più: vale a dire che il tasso fisso dell’istituto cambierà ed andrà all’1,10-2,10 per cento, a seconda delle tempistiche; mentre il tasso variabile salirà dallo 0,70-all’1,40 per cento.

+26,8% le famiglie con mutuo nel 2016
L’aumento dei tassi potrebbe così essere anche un freno per quelle che potrebbero essere le nuove famiglie. Di certo, questo non è un “vero” esoso cambiamento, ma è indice che potrebbe andare a smuovere anche altri istituti sul territorio che seguiranno l’esempio del gruppo leader di mercato portando le banche italiane in questa direzione per via del contesto positivo che si sta creando. Oltre al rialzo dello spread Btp/Bund, influiranno infatti anche la recente revisione al ribasso del rating sull’Italia dall’agenzia canadese Dbrs e la recente presa economica che porterà ad un indebolimento del Quantitative easing della Bc sull’alzamento dei mutui. Le conclusioni arrivano proprio dalle analisi di Mutui.it e Facile.it.

Intanto, anche l’indice di riferimento sui mutui a tasso fisso (Eurisr) è già salito di 40 punti dallo scorso luglio. Ma nei primi nove mesi del 2016, alle famiglie italiane, sono stati “distribuiti” 35’732 milioni di euro (un aumento dal gennaio a settembre 2015 di +26,8% per un controvalore di +7’562 milioni di euro).

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