Napoli, caso Fortuna Loffredo: madre di Antonio Giglio indagata per omicidio volontario

Svolta clamorosa nelle indagini per la morte della piccola Fortuna Loffredo di Caivano; Marianna Fabozzi, madre delle bimbe su cui il convivente Raimondo Caputo avrebbe compiuto violenze sessuali, è indagata dalla Procura di Napoli per la morte del figlio Antonio Giglio, precipitato nel 2013 dalla finestra di casa

Napoli, caso Fortuna Loffredo: madre di Antonio Giglio indagata per omicidio volontario

Le indagini per l’atroce morte della piccola Fortuna Loffredo al Parco Verde di Caivano (Napoli) proseguono adesso più speditamente ed hanno anche portato ad una svolta clamorosa: Marianna Fabozzi, madre del piccolo Antonio Giglio e di altre tre bambine sulle quali il convivente Raimondo Caputo (imputato proprio per la morte della piccola Fortuna) avrebbe compiuto abusi sessuali, è indagata dalla Procura di Napoli per omicidio volontario proprio in merito alla morte del figlioletto Antonio, precipitato in circostanze misteriose il 27 aprile 2013 dalla finestra dell’abitazione della nonna al Parco Verde. Inizialmente, la Procura la stava indagando per omicidio colposo con “culpa in vigilando”, cioè sarebbe stata responsabile di non aver controllato adeguatamente il figlio, che si era sporto dalla finestra per vedere un elicottero precipitando poi nel vuoto.

Il nuovo corso delle indagini
Ad imprimere un nuovo corso alle indagini sono state le tante, troppe, analogie con la morte di Fortuna Loffredo del 2014 e le dichiarazioni della sorella di Caputo, che indicavano la Fabozzi come autrice volontaria della morte del figlio; quattro giorni fa è stato notificato alla donna il nuovo reato per omicidio volontario, mentre tre giorni fa è stata ancora interrogata nel carcere di Benevento, in cui è reclusa. «Fin dal primo momento avevamo sostenuto che la morte del piccolo Antonio non fosse accidentale – ha dichiarato all’Adnkronos Angelo Pisani, legale della famiglia Loffredo – adesso c’è finalmente una forte accelerazione delle indagini e un approfondimento per quella morte. Sia nell’omicidio di Antonio che in quello di Fortuna gli alibi sono sempre gli stessi». L’avvocato ha inoltre fatto sapere di essere ancora in attesa della decisione per la riesumazione del cadavere al fine di compiere la comparazione ossea tra Antonio e Fortuna.

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