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Napoli, insolita rapina in gioielleria: stretta di mano tra rapinatore e vittima [video]

Era entrato insieme ad una complice per fare piazza pulita in una gioielleria nel quartiere Ponticelli, alla fine stringe la mano alla vittima e fugge: bloccato e arrestato dai carabinieri giunti sul posto dopo una segnalazione

Rapina in gioielleria finita con la classica “Sindrome di Stoccolma”, dove il gioielliere si è fatto sottomettere dal rapinatore fino ad instaurare una sorta di alleanza con lui dopo una lunga chiacchierata. Alla fine tutto è finito con una bella stretta di mano. È successo pochi giorni fa a Napoli, nel quartiere Ponticelli, e a mettere a segno la rapina è stata una coppia di malviventi entrati nel negozio fingendosi clienti. A quel punto l’uomo, Giuseppe Merolla, napoletano 30enne, evaso dagli arresti domiciliari, ha estratto una pistola immobilizzando il gioielliere. La donna, 38enne, anche lei napoletana, nel frattempo è entrata in azione, svuotando la cassaforte. È poi uscita dal negozio con la refurtiva, mentre l’altro rapinatore è rimasto sbalorditivamente all’interno dell’esercizio a fare due chiacchiere con la vittima, mostrandogli persino il suo documento. Infine l’assurdo epilogo: una bella stretta di mano tra rapinatore e vittima. Quindi anche lui esce per raggiungere l’altra complice. Nel frattempo però alcuni passanti, che avevano notato dei movimenti sospetti all’interno del negozio, hanno telefonato al 112 allertando i carabinieri. Giunte immediatamente sul posto due pattuglie delle compagnie di intervento operativo e della stazione di Ponticelli.

Arrestato per rapina aggravata
Alla vista degli agenti il rapinatore è fuggito a piedi, ma è stato bloccato subito. Addosso aveva l’arma utilizzata per spaventare il titolare della gioielleria e mettere a segno il colpo: una 7,65 con matricola abrasa, colpo in canna e altri 4 nel caricatore. È stato quindi arrestato con l’accusa di rapina aggravata, porto e detenzione di arma clandestina. La 38enne si è invece costituita dopo 48 ore. L’episodio, ripreso dalle telecamere di videosorveglianza della gioielleria, è poi diventato virale.

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