‘Ndrangheta: sgominata una cosca in Brianza a Mariano Comense, 28 arresti

Le indagini dei carabinieri di Milano hanno consentito di ricostruire la struttura della “locale” di Mariano Comense (Como), potentissima nella zona; arrestate 28 persone, tutte italiane a parte un albanese, gravitanti nella ‘ndrangheta

'Ndrangheta: sgominata una cosca in Brianza a Mariano Comense, 28 arresti

Mariano Comense (Como) – I carabinieri del comando provinciale di Milano grazie ad una super indagine, sono riusciti a sgominare una “locale” di ‘ndrangheta potentissima, attiva nell’area di Mariano Comense, in provincia di Como, arrestando 28 persone, di cui 27 italiani e uno albanese, accusate a vario titolo di associazione di stampo mafioso, traffico di stupefacenti, usura, estorsione e rapina. Gli arrestati sono stati catturati tra la Brianza, Crotone, Reggio Calabria e Bari. Per undici dei fermati ci sono prove incontrovertibili che siano affiliati alla ndrangheta; nelle loro attività, la più retribuente era ovviamente quella del traffico internazionale di stupefacenti con cui rifornivano i mercati lombardi, calabresi e pugliesi, oltre a taglieggiare alcuni imprenditori ed esercitando l’usura e le rapine. La cosca era talmente potente da aver reso difficili le indagini a causa dell’omertà diffusa, che troppo spesso si sta riscontrando anche al Nord. Ma dalle indagini sono emersi anche i contrasti tra uno dei capi e un affiliato che pretendeva per sè una più ampia preminenza all’interno della “locale”.

La denuncia di un imprenditore
Fondamentale per gli investigatori è stata la denuncia di un imprenditore di origini calabresi rimasto schiacciato dai metodi mafiosi del suo socio in affari ndranghetista; inoltre, le indagini sono partite dopo un attentato nel 2012, quando furono esplosi dei colpi di pistola contro due auto di Sesto San Giovanni per una questione di trattative per la vendita di alcuni immobili. Tra gli arrestati c’è anche il locrese Giovanni Carneli, 40enne, considerato uno dei partecipanti di un importante summit di ndrangheta avvenuto nel 2009 a Paderno Dugnano, presso il circolo Arci “Falcone e Borsellino”; Carneli, indagato nel 2006 per traffico di droga, accompagnò in auto al summit il vecchio boss Salvatore Muscatello, 81 anni, considerato il capo della locale di Mariano Comense. Sono stati anche accertati pestaggi nei confronti di clienti calabresi che non pagavano all’interno di una discoteca gestita dalla cosca.

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