Nuove tensioni tra le due Coree, Kim Jong-un dichiara il “quasi-stato di guerra”

Dopo lo scambio di colpi di artiglieria di giovedì pomeriggio il leader nordcoreano ha ordinato all’esercito di prepararsi del tutto alle operazioni di guerra. Seul avverte: “Siamo pronti a reagire”

Nuove tensioni tra le due Coree, Kim Jong-un dichiara il “quasi-stato di guerra”

Scoppia di nuovo l’odio tra le due Coree. A farlo scattare è stato lo scambio di colpi di artiglieria di giovedì pomeriggio, al confine tra i due Stati. La sera stessa si è tenuta una riunione di emergenza della Commissione militare centrale del Partito dei Lavoratori e il leader della Corea del Nord Kim Jong-un ha dichiarato il “quasi-stato di guerra” nelle aree di prima linea. Il temibile Kim ha presieduto la riunione ordinando “all’esercito di prepararsi del tutto alle operazioni di guerra” contro la Corea del Sud in zone designate “da mettere sotto quasi-stato di guerra” dalle 17:00 di giovedì nel nuovo fuso della Corea del Nord (le 10:30 in Italia). Seul addebita al Nord (che invece nega) la responsabilità “dell’incidente del pomeriggio di giovedì”, e ha poi ripreso la trasmissione di propaganda anti-Pyongyang con altoparlanti nelle zone di confine per la prima volta in 11 anni. Questa svolta ha portato dunque la Corea del Nord a minacciare un’azione militare contro il Sud nel caso in cui dovesse decidere di portare avanti i suoi piani entro le 48 ore dalle 17:00 di ieri.

Ma Seul non si lascia intimidire e il capo dello Stato maggiore avverte: “Siamo pronti a reagire con misure di autodifesa e tutte le responsabilità che ne potranno derivare saranno addebitabili al Nord. Sollecitiamo il Nord a rinunciare del tutto a ulteriori atti temerari”. Al momento non risultano feriti, ma l’episodio non farà altro che inasprire la tensione tra i due Paesi, alimentata già i primi di agosto quando due soldati sudcoreani sono rimasti feriti per l’esplosione di una mina sul lato sud della zona smilitarizzata.

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