Omicidio Pedron: nessun colpevole dopo 28 anni, presto l’archiviazione

Svolta importante nel caso dell’omicidio di Annalaura Pedron; la procura chiede l’archiviazione, svelato il mistero del DNA maschile trovato sul cuscino verde usato per soffocare la povera donna: ppartiene al bambino di 18 mesi che seguiva la Pedron

Omicidio Pedron: nessun colpevole dopo 28 anni, presto l'archiviazione

«Non ci sono gli elementi oggettivi per dichiarare che nell’appartamento si trovassero più persone oltre al bambino, la vittima e Rosset» questa è stata la motivazione del procuratore Marco Martani e il questore Diego Buso, affiancati dal capo della mobile Silvio Esposito. Dopo ben ventotto anni dal delitto non sono emersi elementi sufficienti per proseguire le indagini; il caso quindi viene chiuso senza aver trovato il colpevole. Ancora la decisione della magistratura non è stata notificata alla famiglia della donna, dopo di che potrà richiedere di opporsi all’archiviazione del caso chiedendo ulteriori indagini preliminari. Ci sono voluti più di tre mesi di indagini, in cui sono stati analizzati ben 40 profili di DNA maschile adottando strumenti di analisi che 28 anni fa non esistevano, ma non è stato trovato nessun elemento interessante. Ci sono molti dubbi sull’omicidio della donna, originaria di Pordenone, che faceva la baby-sitter e che trovò la morte il 2 febbraio 1988, strangolata in un’appartamento di via Colvera.

Omicidio Pedron: le ultime indagini dello scorso marzo
Nel mese di marzo di quest’anno erano stati riaperti il caso e il nuovo fascicolo per concorso in omicidio volontario a carico di ignoti; il procedimento era stato affidato al sostituto procuratore Annita Sorti. Molti sospetti cadevano sull’ex fidanzato della vittima, David Rosset, ma gli accertamenti effettuati hanno fatto prendere la decisione al procuratore Marco Martani di archiviare il caso per mancanza di elementi oggettivi.

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