Omicidio Sara Di Pietrantonio, parla il testimone: “Non mi sento un vigliacco”
Edoardo Paraninfi, testimone dell’omicidio della ragazza bruciata la notte del 28 maggio scorso: «Non mi sento un vigliacco perché ho visto quello che ho visto e ci sono le telecamere che testimoniano cosa ho visto in quel momento». «I magistrato parlano di indifferenza quando non ci sono passati»
Il diciottenne Edoardo Paraninfi, la notte del 28 maggio ha visto «il prima e il dopo» dell’omicidio della 22enne Sara Di Pietrantonio, bruciata a Roma dall’ex ragazzo Vincenzo Paduano. Ai microfoni de ‘La Zanzara’, la trasmissione radiofonica di Radio24, il testimone Paraninfi ha voluto placare le polemiche nei suoi confronti: «Sfiderei ogni magistrato e ogni persona che sta dentro lo Stato a parlarmi di indifferenza quando loro non ci sono mai passati. Parlano di indifferenza quando non ci sono passati». «Non mi sento un vigliacco perché ho visto quello che ho visto – ha aggiunto il ragazzo – e ci sono le telecamere che testimoniano cosa ho visto in quel momento». «La situazione era tranquillissima: c’era un ragazzo appoggiato alla macchina e lei che lo rimproverava. Una situazione di discussione. Io sono andato ad accompagnare una mia amica, e poi dopo un’ora sono tornato e ho fatto la via della Magliana al contrario. Quando sono passato c’era già la polizia stradale sul posto e la macchina in fiamme».
«Ho visto il prima e il dopo»
«Quanti passanti si sono costituiti quella notte? Nessuno! Mi stanno ritorcendo tutto contro, dicono che non l’ho aiutata. Sono schifato da questo Paese, tutti i passanti si sono andati a costituire. Io ho visto il prima e il dopo. Il prima, penso nessuno avrebbe mai chiamato la polizia per una discussione così. Il dopo, c’era la macchina carbonizzata con la polizia stradale ferma. Ho testimoniato e mi hanno lasciato andare perché ho detto tutto. Mi stanno accusando di cose non vere, ingiustamente, dicendo che non mi sono andato a costituire».
«Gente falsa e giornalisti falsi»
«Dopo quello che è successo ci penserei due volte ad andare a testimoniare. Questo Paese è fatto di gente falsa e giornalisti falsi che per fare il loro lavoro farebbero qualunque cosa. Provo rimorso perché sono passato troppo prima e troppo dopo. Ho detto le cose come sono andate, da persona matura anche se ho solo 18 anni. Se fosse passato un cinquantenne neanche ci sarebbe andato dalla polizia».