Oscar Pistorius condannato a 6 anni di reclusione: accusato di omicidio volontario

È stato condannato a 6 anni di carcere, Oscar Pistorius. Su di lui pende l’accusa di omicidio volontario per l’uccisione della sua fidanzata Reeva Steenkamp, risalente al 14 febbraio del 2013. L’ex atleta paralimpico ha comunque ricevuto una condanna decisamente meno pesante di quanto rischiasse

Oscar Pistorius condannato a 6 anni di reclusione: accusato di omicidio volontario

La tragedia si è consumata nel febbraio del 2013. Oscar Pistorius ha ucciso, con 4 colpi d’arma da fuoco, la sua fidanzata Reeva Steenkamp attraverso la porta del bagno del suo appartamento di Pretoria, in Sudafrica. Durante il primo processo, nel marzo del 2014, Pistorius sostenne di aver scambiato la fidanzata per un ladro. Per l’accusa si trattò invece di un omicidio intenzionale a seguito di una lite. La giudice Thokozile Masipa accettò la ricostruzione dell’atleta, condannandolo a cinque anni di carcere per omicidio colposo. Oggi la sentenza cambia. L’atleta paralimpico è stato condannato a 6 anni di reclusione. Una condanna decisamente meno pesante di quanto rischiasse: il minimo per omicidio volontario corrisponde a 15 anni, ma il giudice ha la facoltà di decidere per una pena minore. «Ogni caso deve essere valutato in base ai fatti, alla ricerca di un equilibrio tra le circostanze personali dell’imputato, la gravità del reato, l’interesse della società così come quello della vittima del reato», ha spiegato il magistrato durante la lettura della sentenza. «Le attenuanti hanno un maggior peso rispetto ai fattori aggravanti, una pena detentiva lunga non sarebbe utile ai fini di giustizia, il recupero del colpevole è possibile, ma dipenderà soprattutto dall’atteggiamento di Pistorius», ha proseguito.

Pistorius “un eroe caduto che ha perso la sua carriera”
L’ ha definito “un eroe caduto che ha perso la sua carriera”, il giudice Thokozile Masipa dell’Alta Corte di Pretoria. Subito dopo la sentenza, in cui ha partecipato anche il padre di Reeva, Pistorius è stato trasferito a Kgosi Mampuru, il carcere di massima sicurezza di Pretoria, lo stesso in cui ha trascorso già 10 mesi dopo esser stato condannato per omicidio colposo in primo grado. Starà in una cella singola nell’ala ospedaliera del penitenziario e non avrà contatto con gli altri detenuti. L’atleta, prima di lasciare l’aula ha abbracciato in lacrime la sorella.

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