Padova, scambia fidanzatini appartati per ladri: cacciatore spara e ferisce 20enne

La coppia si era semplicemente appartata ma il cacciatore, sospettando di loro, ha sparato contro l’auto ferendo il conducente. Polemica sulla legittima difesa e l’utilizzo delle armi, Massimo Bettin: «Mi auguro davvero che quanto accaduto faccia riflettere chi alimenta da mesi un clima che incita all’utilizzo indiscriminato di armi da fuoco per difendersi da tutti, anche dai fidanzatini e dalle proprie paranoie»

Padova, scambia fidanzatini appartati per ladri: cacciatore spara e ferisce 20enne

Tragedia sfiorata a San Giorgio delle Pertiche, nel padovano, dove un cacciatore ha sparato contro due giovani fidanzati di 20 anni, scambiandoli per ladri. La ragazza è ancora sotto choc ma per fortuna illesa, mentre il fidanzato, rimasto ferito, è ricoverato in ospedale con una prognosi di 40 giorni. A sparare un uomo di 53 anni che stava tornando insieme a due amici da una battuta di caccia quando ha notato un’auto ferma in un luogo appartato sospettando si trattasse di ladri. Così ha bussato al finestrino per chiedere spiegazioni, ma il ragazzo spaventato ha messo di nuovo in moto per andare via. A quel punto il 53enne ha sparato contro la vettura sfracellando il lunotto posteriore e colpendo anche il conducente. L’uomo è stato denunciato dai carabinieri della stazione di Camposampiero per lesioni personali aggravate, danneggiamento, esplosioni pericolose e porto abusivo di armi. Non è scattato l’arresto dunque, dal momento che non ci sono le condizioni necessarie per il fermo, ovvero il pericolo di fuga, il pericolo di inquinamento delle prove o di reiterazione del reato. Verrà comunque sottoposto a processo e sconterà l’eventuale pena decisa dal giudice.

Parla il ragazzo ferito
«Era la prima volta che ci appartavamo, non avevamo mai preso quella stradina. C’era buio e tanta nebbia, non siamo riusciti a vedere se c’erano case intorno», ha raccontato il giovane che ha rischiato la vita. «Eravamo arrivati da dieci minuti quando la mia ragazza ha visto la luce di tre, forse quattro torce, che puntavano contro la nostra auto. Ci siamo spaventati. Hanno iniziato a battere con i pugni contro i vetri dell’auto cercando di sfondare i vetri con le pile. Lei ha iniziato a gridare per lo spavento, poi ha buttato l’occhio sullo specchietto retrovisore e ha visto uno di loro che puntava il fucile contro la macchina. Poi abbiamo sentito il colpo e non ho capito più nulla, ho sentito una fitta di calore, mi sono messo una mano sulla nuca, l’ho riguardata ed era piena di sangue», ha aggiunto. Il ragazzo dopo essere stato ferito è stato soccorso e trasportato in ospedale, nel reparto di otorinolaringoiatria, in condizioni critiche, ma non in pericolo di vita; mentre la fidanzata è rimasta fortunatamente illesa, ma i medici le hanno dato 7 giorni di prognosi a causa del forte choc subìto.

Polemiche e dibattito sull’episodio
L’episodio ha aperto un nuovo dibattito sulla legittima difesa e l’utilizzo delle armi, iniziato su Facebook dal segretario del Pd Massimo Bettin che ha polemizzato contro chi incita all’utilizzo delle armi. «Mi auguro davvero che quanto accaduto faccia riflettere chi, a partire da certa politica e da alcuni mezzi di informazione, alimenta da mesi un clima che incita all’utilizzo indiscriminato di armi da fuoco per difendersi da tutti, anche dai fidanzatini e dalle proprie paranoie», ha spiegato il politico. A rispondere è Daniele Canella, segretario di circoscrizione della Lega Nord e consigliere comunale di San Giorgio delle Pertiche: «E’ ovvio che si tratta di un gesto da condannare, non si può uscire e sparare senza accertarsi se c’è realmente un pericolo. Ma è un caso emblematico dell’insicurezza che si respira nel nostro territorio e in particolare a San Giorgio delle Pertiche». «Spero che il ragazzo ferito possa riprendersi presto e che questa vicenda possa servire ad aumentare il livello di sicurezza. E soprattutto che si diano più fondi alle forze dell’ordine e alla polizia locale che cercano di fare il possibile per proteggere il nostro territorio», ha concluso il leghista.

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