Palermo: duplice delitto di Falsomiele, arrestati due insospettabili vicini di Bontà

Rapida svolta nel giallo palermitano dell’omicidio di Vincenzo Bontà e Giuseppe Vela: sono stati arrestati due vicini di casa insospettabili, una coppia di coniugi che ha fatto fuoco con due pistole. E’caduta subito l’ipotesi mafiosa

Palermo: duplice delitto di Falsomiele, arrestati due insospettabili vicini di Bontà

Sembrava un giallo insoluto o un’ennesima indagine per un delitto di probabile stampo mafioso: invece, poche ore dopo, è giunta una svolta velocissima quanto inaspettata. Ad uccidere Vincenzo Bontà, 45 anni, e il bracciante Giuseppe Vela, di 53, sono stati due coniugi insospettabili, vicini di terreno di Bontà. La Procura di Palermo ha disposto il fermo dei due, Carlo Gregoli, dipendente comunale di 50 anni, e la moglie Adele Velardo, casalinga 45enne, nella mattinata di giovedì. Insomma, l’ipotesi mafiosa del delitto di Falsomiele è crollata quasi subito, mentre il movente dell’omicidio sarebbero proprio i pessimi rapporti di vicinato; i due coniugi, che avrebbero sparato con due pistole, sono stati incastrati dalla testimonianza di una persona e da una telecamera di videosorveglianza. La pista mafiosa era stata ipotizzata in quanto Bontà era il genero del boss Giovanni Bontade (fratello del potente Stefano, ucciso nel 1981), ma risultava incensurato come anche la moglie, maestra elementare.

Incastrati dalle telecamere
Gregoli e la moglie sono stati portati in carcere; al momento dell’arresto hanno continuato a ripetere di non essere loro gli autori del delitto. Secondo gli inquirenti, i due avrebbero agito per alcuni problemi di vicinato legati ai confini dei loro terreni con quelli di Bontà. Ma il movente preciso rimane ancora un mistero, anche se ha allontanato l’inquietante ipotesi di un rimpasto all’interno di Cosa Nostra palermitana. Ad incastrare la coppia è stata la testimonianza di un altro vicino, ritenuto dagli investigatori fondamentale per le indagini, ma anche una telecamera di videosorveglianza che ha ripreso il passaggio del Suv dei coniugi; oltre a tutto questo, gli investigatori hanno dichiarato anche di aver raccolto alcune “prove schiaccianti”, che saranno rese note a breve.

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