Parigi, insegnante accoltellato: l’aggressore avrebbe inneggiato all’Isis, ma era falso

Ieri mattina, un insegnante di 45 anni, impiegato presso un asilo alla periferia nord di Parigi, si è presentato in ospedale con ferite di arma da taglio sostenendo di essere stato aggredito da un uomo che avrebbe anche inneggiato all’Isis. Nel pomeriggio ha confessato di essersi inventato tutto

Parigi, insegnante accoltellato: l'aggressore avrebbe inneggiato all'Isis, ma era falso

Di vero ci sono solamente le ferite ad un fianco e alla gola; ha confessato infatti di essersi inventato il movente terroristico l’insegnante di 45 anni impiegato presso una scuola materna a Aubervilliers, banlieue a nord est di Parigi. L’uomo, ricoverato in ospedale, aveva raccontato ai gendarmi che le ferite gli erano state procurate da uno sconosciuto con un paio di forbici e un taglierino; l’aggressore, inoltre, dopo averlo colpito avrebbe urlato: «Questo è per Daesh (la sigla araba dell’Isis, n.d.r.), è solo l’inizio!» per poi darsi alla fuga. Stando al racconto reso dall’uomo, l’individuo con il volto coperto da un passamontagna, in tuta da imbianchino e con calzature militari ai piedi si era introdotto nella scuola materna “Jean Perrin” della cittadina, appartenente al distretto Seine-Saint-Denis, poco prima delle 8. C’è da aggiungere che si tratta dello stesso distretto in cui è avvenuto un mese fa il blitz della polizia francese in un covo considerato la base dei terroristi delle sparatorie parigine. Ricoverato in ospedale per le ferite, l’insegnante ha confessato di essersi inventato tutto; non è in pericolo di vita, ma si dovrà capire come si è provocato i tagli al fianco e alla gola, dato che sono circolate subito diverse congetture, dall’autolesionismo al voler coprire qualcuno. Sarà interrogato di nuovo.

Lo stato d’emergenza è ancora in vigore in Francia – Il racconto fantasioso dell’uomo ha scatenato la rabbia di molte famiglie, che lo ritenevano una persona tranquilla a cui affidare i propri bambini: «E’ un prof molto apprezzato e ben visto dai genitori; lavora da vent’anni in quello stesso istituto. Non so cosa gli sia passato per la testa» ha dichiarato alla stampa il sindaco di Aubervilliers, Pascal Beaudet, appena appresa la notizia dell’accaduto. In Francia è ancora in vigore lo stato di emergenza, scattato dopo le stragi di Parigi lo scorso 13 novembre; anche la sicurezza delle scuole è stata ovviamente rinforzata, dato che già nel 2012 era avvenuto un attacco jihadista in una scuola ebraica di Tolosa.

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