Perugia: padre 50enne uccide i suoi due figli e si toglie la vita, era depresso

Uccide i suoi due figli e si toglie la vita. Probabilmente problemi economici alla base del folle gesto di Maurizio Palmerini, 50enne di Perugia che in un momento di sconforto è arrivato a compiere un folle gesto

Perugia: padre 50enne uccide i suoi due figli e si toglie la vita, era depresso

«Cos’ho fatto, cos’ho fatto», continuava a ripetere Maurizio Palmerini, prima di togliersi la vita. Ieri, probabilmente in un momento di debolezza, l’uomo 50enne di Perugia, ha ucciso i suoi due figli e ha ferito la moglie alla guancia. Da tempo pare che l’uomo fosse caduto in una profonda depressione. Alla base del suo folle gesto problemi economici in cui versava la famiglia. Gli avevano pignorato la casa. Lui ex rappresentante di farmaci e operaio, adesso faceva lavori saltuari. La moglie, Caterina, contribuiva, in qualche modo, con lavoretti qui e lì. L’intera comunità di Castiglione del Lago, sita in provincia di Perugia, li sosteneva con aiuti di ogni genere. Ma la solidarietà di tutti non è bastata per evitare la tragedia. Maurizio Palmerini ha accoltellato i suoi figli e ferito la moglie alla guancia. Quest’ultima è riuscita a fuggire e chiamare subito la compagnia dei carabinieri del posto e il 118. All’arrivo dell’ambulanza e degli agenti, però, purtroppo, non c’era più nulla da fare. I bambini, rispettivamente di 8 e 13 anni, versavano in un lago di sangue. Il medico non ha potuto far altro che costatarne la morte.

Era una persona onesta e perbene
«Era una persona onesta e per bene», afferma un vicino che lo conosceva bene e che ha cercato di salvarlo. Maurizio Palmerini, dopo aver compiuto il tragico gesto, si è gettato in un pozzo. «Vi rendete conto di quello che ho fatto?, non provate a fermarmi», continuava ad urlare ai suoi vicini che tentavano di farlo ragionare. Si è buttato e solo dopo un paio di ore il suo corpo è staro recuperato dai sommozzatori. La moglie, che ha ricevuto subito soccorso, è in stato di shock. «Sono sconfortato e addolorato sprattutto perché questa tragedia riguarda i minori. E’ il sintomo della disgregazione della società», ha commentato Sergio Batino, sindaco di Castiglione del Lago. «Per Caterina faremo tutto il possibile, presto andrò a trovarla per offrirle sostegno ed intervenire con gli strumenti a disposizione dell’amministrazione», ha aggiunto.

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