In vigore già dal 1° gennaio, l’Imposta di Soggiorno è una tassa a carico di chi pernotterà, fino ad un massimo di 4 notti, in strutture ricettive o immobili destinati all’affitto per meno di 30 giorni, nel territorio del comune di Piacenza
A decorrere dal primo gennaio di quest’anno, il comune di Piacenza ha istituito una nuova tassa, detta “Imposta di Soggiorno”, a carico di chi pernotterà, nel territorio comune, in strutture ricettive o in immobili destinati alla locazione breve, ovvero agli affitti fino a massimo 30 giorni. L’imposta di soggiorno è una tassa di carattere locale che, dal 2009, è stata reintrodotta in Italia e che oggi è molto utilizzata, ad esempio, in Toscana, ma che, da inizio secolo, è comune in molti Stati europei, come la Francia e la Spagna, ed extra europei, come gli Stati Uniti. Piacenza, città situata a cavallo tra Lombardia ed Emilia, è una provincia ricca di storia e di siti dal grande interesse storico-culturale e naturale, in cui l’alta qualità della vita è da sempre uno degli obiettivi principali delle Amministrazioni comunali, grazie alla quale, unitamente alla qualità dei servizi offerti, Piacenza è sempre stata classificata come una delle città più appetibili in cui vivere. L’imposta, come vedremo di seguito, incide in maniera quasi irrisoria sui prezzi dei soggiorni, e non abbassa di certo l’attrattività del comune per chi intende soggiornare o affittare casa a Piacenza.
La nuova Imposta di Soggiorno.
Come detto, la nuova tassa è stata attivata già dal 1° gennaio, in seguito alla deliberazione del Consiglio comunale n° 54 risalente all’11/12/2017, in riferimento ai pernottamenti in:
La normativa in vigore dal 1° gennaio.
Sono soggetti all’imposta i non residenti che pernottano nelle strutture ricettive e negli immobili destinati alle locazioni brevi che si trovano nel comune di Piacenza; sono quindi escluse dall’imposta le soste diurne. L’imposta è dovuta per persona e per ciascun soggiorno per notte, fino ad un massimo di 4 pernottamenti consecutivi: per consecutività si intende anche il caso in cui, nello stesso soggiorno, sono coinvolte più strutture ricettive.
Le tariffe definite dall’imposta sono le seguenti:
Esenzioni e oneri per le strutture.
Sono diverse le categorie di ospite per le quali è prevista l’esenzione dal pagamento dell’imposta, vediamo quali:
I gestori della struttura ricettiva e i soggetti che incassano il canone, o che comunque intervengono nel pagamento del canone, come intermediari o gestori di portali telematici, degli immobili destinati alle locazioni brevi, sono tenuti ad informare tempestivamente i propri ospiti dell’istituzione dell’imposta e a quantificare l’onere aggiuntivo che essi devono pagare. Tali soggetti interessati devono inoltre:
Il Consiglio comunale di Piacenza ha deliberato inoltre di affidare la gestione dell’Imposta di Soggiorno alla società ICA s.r.l., la quale mette a disposizione il proprio sito internet – http://www.icatributi.it/piacenza – per ogni sorta di informazione aggiuntiva e per la modulistica di sorta. Dallo stesso sito web è anche possibile accedere al regolamento comunale inerente la suddetta tassa.
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