Processo escort: Berlusconi pagò l’appartamento romano da 1,4 milioni a Sabina Began

Dalle indagini è emerso che 4 bonifici sono stati transitati fra agosto e novembre 2011 da un conto corrente intestato a Berlusconi su quello della società della quale la Began, la cosiddetta “ape regina” delle feste dell’ex Cavaliere, deteneva quote. Insieme a lei indagati anche i fratelli Gianpaolo e Claudio Tarantini, le attrici Francesca Lana e Letizia Filippi, il pr milanese Peter Faraone e l’amico e socio in affari di Tarantini, Massimiliano Verdoscia

Processo escort: Berlusconi pagò l'appartamento romano da 1,4 milioni a Sabina Began

Sarebbe stato pagato da Silvio Berlusconi l’appartamento da 1,4 milioni di euro acquistato da Sabina Began, la cosiddetta “ape regina” delle feste dell’ex presidente del consiglio. Gli investigatori hanno riferito che quattro bonifici fra agosto e novembre 2011 sono transitati da un conto corrente intestato proprio a Berlusconi su quello di una società, la “Moon and Star srl”, della quale la Began deteneva quote. Tutto è stato descritto nel processo escort in corso a Bari, dove Sabina è imputata insieme ad altre sei persone: i fratelli Gianpaolo e Claudio Tarantini, le attrici Francesca Lana e Letizia Filippi, il pr milanese Peter Faraone e l’amico e socio in affari di Tarantini, Massimiliano Verdoscia. Tutti sono accusati a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento, favoreggiamento e induzione alla prostituzione. Secondo la Procura di Bari le donne reclutate venivano trattate come merce, e in cambio di una ingente ricompensa erano disposte a passare la notte con Silvio Berlusconi, e non solo. I fatti contestati ai sette imputati risalgono agli anni 2008-2009 e riguardano le serate organizzate nelle residenze di Silvio Berlusconi, dove vennero segnalate operazioni sospette riguardanti anche altri politici. Indagando sono stati così scoperti i quattro bonifici che hanno consentito a Sabina Began di poter acquistare un immobile nel centro di Roma del valore di 1,4 milioni di euro.

Tarantini indotto da Berlusconi a scegliere le ragazze
Nella requisitoria il pm Eugenia Pontassuglia ha parlato di elementi di prova univoci, di fatti chiari e di una realtà ben delineata fra l’agosto 2008 e il maggio 2009, facendo riferimento soprattutto al rapporto tra l’ex Cavaliere e Tarantini. Secondo la procura di Bari chi faceva parte dell’associazione per delinquere aveva come obiettivo la realizzazione di scopi personali, obiettivi che per Tarantini si sono concretizzati in incarichi istituzionali e nella «possibilità di ottenere tramite Berlusconi rapporti di tipo affaristico con la protezione civile e Finmeccanica, attraverso la prostituzione di giovani donne». Sembra che Tarantini sarebbe stato indotto proprio da Berlusconi a scegliere le ragazze per le feste organizzate nelle residenze dell’ex premier. Era incaricato in particolare di verificare le loro caratteristiche fisiche e di dare poi loro le varie istruzioni sull’atteggiamento da tenere e sull’abbigliamento da indossare per compiacere gli ospiti e il padrone di casa. La requisitoria è iniziata con la ricostruzione del primo dei 27 episodi ricostruiti dall’accusa, che ha l’onere di dimostrare il “mercimonio” di donne in cambio di vantaggi economici, a Palazzo Grazioli, Arcore e Villa Certosa, e proseguirà il prossimo 19 ottobre.

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