Regno Unito, Theresa May nuovo premier britannico: ecco i nomi dei primi ministri

Theresa May è stata proclamata ufficialmente premier dalla Regina Elisabetta II. Il ministro, durante il suo primo discorso alla nazione: «Guiderò il governo per renderlo un Paese al servizio di tutti». Complimenti anche dalla Casa Bianca. David Cameron: «Auguro successo a questo Paese che amo tanto»

Regno Unito, Theresa May nuovo premier britannico: ecco i nomi dei primi ministri

«Guiderò il governo della nazione per rendere la Gran Bretagna un Paese al servizio di tutti. Questa sarà la missione del mio governo». È questa una delle prime dichiarazione esposte all’intero Stato dal nuovo primo ministro inglese Theresa May, poco dopo aver ricevuto la nomina ufficiale da parte della Regina Elisabetta II a Buckingham Palace nel pomeriggio del 13 luglio. Poco dopo la nomina, a cui è stata accompagnata dal marito, Theresa May, nata nel Sussex 59 anni fa, si è recata nei pressi dell’abitazione ufficiale del primo ministro inglese in Downing Street per il suo discorso da Premier e, come riportato da “Repubblica”, ha dichiarato: «Lasciatemelo dire: succedo a un grande premier che ha guidato un governo vincente e la cui vera eredità è nell’ambito della giustizia sociale. Seguirò il sentiero tracciato da quel governo. Il mio governo sarà guidato dai bisogni del normale cittadino britannico, non dai privilegiati come quando affronteremo il tema delle tasse. Farò di tutto perché i cittadini del Regno Unito abbiano controllo sulle loro vite. Il mio governo combatterà contro le ingiustizie secondo la quale chi è povero è destinato a morire prima». Infine Theresa May ha chiosato: «Lasciatemi ricordare una cosa fondamentale: Inghilterra, Scozia, Irlanda del Nord, Galles. Il Regno Unito non è solo un’unione di nazioni, ma è un’unione di cittadini. Andiamo incontro a un grande cambiamento a livello nazionale. Noi accettiamo la sfida. La Gran Bretagna avrà nuovo ruolo, audace e positivo fuori dall’Ue», ha concluso.

David Cameron: «Amo questo paese»
Pochi minuti prima che Theresa May venisse affermata premier, l’ex primo ministro David Cameron era giunto a Buckingham Palace per rassegnare le proprie dimissioni e rimettere l’incarico nelle mani della Regina. Il discorso dell’ex premier, che ha tenuto poco dopo l’incontro con la sovrana, era un ringraziamento a chi lo ha sostenuto durante lo svolgimento del proprio ruolo: «Un pensiero a tutte le famiglie che hanno perso qualcuno per la nostra difesa. Come premier ho cercato di rafforzare la nostra comunità, non è stato facile, le nostre politiche hanno molti aspetti diversi e i temi affrontati sono molto scottanti e forti. Voglio ringraziare quanti mi hanno sostenuto, è stato un grande privilegio servire il Paese come premier per sei anni e per undici nei conservatori. Vi voglio bene. Auguro tanto successo a questo Paese, che amo tanto», quest’ultimo pensiero è stato espresso dallo stesso ex primo ministro su Twitter. Cameron, inoltre, nel suo ultimo discorso in Parlamento, ha infine suggerito al nuovo Primo Ministro di restare «il più vicino possibile all’Unione Europea» nonostante il Brexit.

Congratulazioni da tutto il mondo
Dopo l’ufficializzazione della nomina, sono arrivate immediate le congratulazioni dalla Casa Bianca e dal presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker che, tramite un tweet, ha dichiarato: «Le mie più calde congratulazioni per il conseguimento come primo ministro del Regno Unito. Le auguro ogni successo nel compito che l’attende. Il referendum dell’uscita del Regno Unito ha creato una nuova situazione con il quale il Regno Unito e l’Unione Europea dovranno indirizzarsi presto per lavorare insieme e per capire le sue intenzioni a questi riguardi. Spero che avremo l’occasione di conoscerci al più presto». Anche Matteo Renzi ha twittato: «Ricordando l’eccellente livello raggiunto dalle nostre relazioni bilaterali, spero possano ulteriormente intensificarsi ed ampliarsi nel corso del suo mandato» auspicando a Theresa May che «sul piano europeo si possa continuare l’ottima collaborazione instaurata col suo predecessore e che con la sua leadership si possano avviare presto i negoziati con l’Unione Europea a seguito del vostro referendum del 23 giugno». Congratulazioni anche da Angela Merkel attraverso il suo portavoce Steffen Seibert e da Vladimir Putin.

Le prime nomine
Theresa May, ex ministro dell’Interno schierata per il “Remain”, durante la serata del 13 luglio ha già cominciato con le nomine dei primi ministri che dovranno accompagnarla nel condurre lo Stato fuori dall’Ue: come ministro del Tesoro è stato nominato Philip Hammond, già agli Esteri con Cameron, successore a George Osborne che ha rassegnato le dimissioni; David Davis, 67enne veterano dell’euroscetticismo nel campo conservatore è segretario di Stato per l’uscita dall’Unione europea; Liam Fox, 54 anni, nominato al vertice del nuovo ministero per il Commercio estero; Amber Rudd, già all’Energia, sarà il nuovo ministro dell’Interno; Michael Fallons confermato alla Difesa e infine, lo shock più grande, Boris Johnson, ex sindaco di Londra noto per le sue idee estremamente conservatrici, è il nuovo ministro degli Esteri che avrà un ruolo molto importante nel negoziato con l’Unione Europea. Ora si attendono le nuove nomine: in base alle prime voci di corridoio, le più quotate tra le possibili ministre sono Justine Greening, Harriett Baldwin, Margot James e Karen Bradley. Intanto, martedì 19 luglio, Theresa May terrà la prima riunione di gabinetto; il giorno dopo sarà la volta del suo primo discorso in Parlamento e seguirà un dibattito con il leader dell’opposizione laburista Jeremy Corbyn.

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