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Roma: faceva la gelataia ma era ricercata in Europa, arrestata romena insospettabile

La donna era impiegata in una gelateria nel centro storico di Roma; ma in realtà, era ricercata in campo internazionale per istigazione, sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Aveva alle calcagna le autorità belghe da tre anni

Sembrava una tranquilla gelataia di un bar nel centro storico di Roma, in via di Ripetta; serviva i caffè e componeva i gelati sui coni per i tanti clienti e turisti che ogni giorno brulicano numerosi per la Capitale. Aveva trent’anni e sembrava davvero un’insospettabile brava ragazza. Invece due giorni fa è arrivato per lei l’epilogo: i carabinieri del nucleo investigativo riescono ad identificarla e si sono presentati non per consumare un gelato, ma per arrestarla. Infatti, la rumena trentenne era ricercata da tre anni in campo internazionale per i reati di istigazione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Un vero e proprio colpo di scena che ha lasciato stupefatti anche i gestori del bar in cui lavorava. La romena era latitante dal novembre 2014 a seguito di un mandato d’arresto europeo emesso dalla Corte d’Appello di Liegi, in Belgio.

Introvabile per tre anni
Per le autorità belghe, la donna deve scontare quattro anni di carcere per una serie di reati commessi nell’ambito dello sfruttamento della prostituzione, compiuti sempre in Belgio nella città di Verviers tra il 2012 e il 2013. In pratica, avrebbe svolto il mestiere di “ruffiana” per tante ragazze che si prostituivano in strada; la trentenne fu poi denunciata da una connazionale che aveva risposto ad un annuncio in Romania, il quale prometteva attività lavorative in Belgio, ed aveva preso contatti proprio con lei. Appena la giovane arrivò nel Paese, la donna la sequestrò subito in una stanza d’albergo, le sequestrò il passaporto e il cellulare e la obbligò a prostituirsi; ma la ragazza riuscì a fuggire ed allertò la polizia fiamminga. La trentenne fuggì dal Belgio e per tre anni fu uccel di bosco; intanto, le indagini portarono alla luce un’organizzazione dedita al traffico di esseri umani finalizzato alla prostituzione. Due giorni fa, l’epilogo: la romena è stata arrestata e condotta al carcere di Rebibbia, in attesa di venire consegnata alle autorità del Belgio.

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