Roma, l’Usb Atac conferma lo sciopero di martedì 15 settembre ma l’Ugl lo revoca

De Benedictis dell’Atac conferma lo sciopero per martedì prossimo ma alcune ore dopo l’Ugl trova l’accordo con l’Atac e lo revoca

Roma, l'Usb Atac conferma lo sciopero di martedì 15 settembre ma l'Ugl lo revoca

Stefano Esposito, assessore alla Mobilità e ai Trasporti di Roma Capitale ha annunciato che l’incontro tra Atac e Ugl dallo stesso sollecitato «ha consentito il raggiungimento di un accordo tra le parti». Revocato dunque lo sciopero indetto dall’Ugl per martedì 15 settembre, e il blocco alla Capitale che ne sarebbe susseguito. «Ringrazio l’Azienda e il sindacato per il raggiungimento di questo risultato, che non può che far bene ai cittadini romani», ha aggiunto l’assessore. Attraverso una nota il sindaco di Roma Ignazio Marino in merito alla revoca dello sciopero si è espresso in maniera molto positiva: «E’ una buona notizia per la città e per quanti si muovono ogni giorno sui mezzi pubblici. Questa amministrazione sta lavorando per assicurare a Roma un servizio di trasporti efficiente, dopo anni di danni ed errori. La revoca dell’agitazione, dunque, è un segnale di buona volontà che i cittadini saranno i primi ad apprezzare».

Alcune ore prima Gianfranco De Benedictis, dell’Usb Atac confermava lo sciopero spiegando tutte le ragioni che avevano portato a tale decisione. Secondo il rappresentante Usb il blocco poteva essere scongiurato solo in cambio che l’azienda rivedesse l’accordo dello scorso luglio che «peggiora le condizioni di lavoro e di salario e di fatto prepara la privatizzazione». Lo sciopero era stato indetto a fronte della «chiusura totale della dirigenza Atac a ridiscutere il piano industriale». «Anche le ragioni che spingono i nostri colleghi del settore privato a scioperare il 15 settembre dovrebbero far riflettere su cosa significhi la privatizzazione», ha spiegato ancora De Benedictis che ribadisce la loro volontà di non fare la stessa fine ma «semmai lo sciopero organizzato insieme è per rivendicare che a loro siano riconosciuti quei diritti minimi di cui ancora godiamo noi di Atac e che invece vogliono sottrarci». Per quanto riguarda invece la problematica della sicurezza e del nuovo ‘Manuale del Conducente’, De Benedictis «siamo al paradosso» perché «in ballo non ci sono solo le condizioni di lavoro ma anche la sicurezza dei lavoratori e dell’utenza». «Così, mentre si invocano i diritti degli utenti, che sarebbero lesi dalla nostra legittima protesta, li si dimentica un attimo dopo quando gli autisti scioperano per difendere la sicurezza degli utenti, messa a repentaglio dalle nuove regole imposte da Atac. Una contraddizione evidente, che svela tutta l’ipocrisia di chi vuole tapparci la bocca», ha detto infine il rappresentante Usb.

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