Roma, metropolitana: falso allarme pacco bomba a Lepanto, Torre Gaia e Cornelia

Un altro allarme bomba alle stazioni metropolitane di Roma, chiuse metro A e C, poi si sono rivelati falsi allarmi. E’ psicosi. Roma centro oramai non riesce a trovare un equilibrio, e con l’allarme dell’FBI che ha designato San Pietro e la Scala come obiettivi sensibili per un attacco, ora la città è in preda al panico. Altri falsi allarmi hanno bloccato la metropolitana romana in più punti

Roma, metropolitana: falso allarme pacco bomba a Lepanto, Torre Gaia e Cornelia

A Lepanto (Metropolitana di Roma), una delle stazioni più vicine a San Pietro, nella giornata del 19 novembre alcuni passeggeri scesi dal treno alla fermata verso le 10.45, hanno adocchiato su una banchina per i treni in direzione Anagnina, un sacchetto di plastica abbandonato. I passanti sono subito andati nel panico, chi di loro era rimasto più lucido ha subito avvisato il personale della metropolitana e la polizia di Stato che sorvegliava la fermata. La zona, dopo essere stata evacuata da ogni possibile passeggero, è stata assediata da artificieri e unità cinofile. E’ stato, per fortuna, solo un falso allarme: la busta conteneva solo un narghilè rotto. La situazione è quindi tornata alla normalità, ma in via precauzionale è stato chiuso il tratto tra Termini e Ottaviano. A torre Gaia, Metro C: l’allarme sulla linea C era scattato poco prima, attorno alle 16 alla fermata Torre Gaia, dove sono stati segnalati due zainetti sospetti sulla banchina. La prima cosa fatta è stata quella di evacuare l’intera fermata, chiuso poi il tratto tra Torrenova e Grotte Celoni. È stato richiesto l’intervento degli artificieri, ma prima che arrivassero gli zainetti sono stati recuperati dai genitori di una bambina che li aveva dimenticati erroneamente.

Alla stazione di Cornelia, Metro A
L’ultimo allarme, in ordine di tempo, è scattato alla stazione Cornelia della metro A quando un militare ha segnalato la presenza di una borsa. La linea è stata bloccata fra Ottaviano e Battistini, la stazione è stata chiusa e sono intervenuti gli artificieri. Alla fine i controlli hanno rivelato che dentro la borsa c’erano degli alimenti.

Roma, metropolitana: falso allarme pacco bomba a Lepanto, Torre Gaia e Cornelia

Mercoledì all’ambasciata Americana
Un altro allarme bomba è stato segnalato nei dintorni dell’ambasciata degli Stati Uniti mercoledì sera. L’ambasciata è quello che l’FBI ha considerato uno dei possibili mirini. Davanti al palazzo era stata abbandonata una borsa scura abbandonata. Subito allertate le forze dell’ordine, le strade sono state chiuse e la zona è stata evacuata mentre arrivavano i militari per perimetrare il posto. Fortunatamente il pacco sospetto abbandonato su di una panchina si è dimostrato essere perfettamente innocuo: era solo un cuscino e tempo mezz’ora e l’allerta rientra.

Vaticano
In mattinata, altri due falsi allarmi questa volta in zona Vaticano: un trolley a due passi dalla sede dell’università non statale Lumsa, che poi si è rivelato essere una dimenticanza di un turista, e una piccola scatola metallica vicino una serranda in via Erba. Allerta massima nella zona di San Pietro e la tensione si taglia quasi a fette. Perché per fare evacuare quella zona ci vogliono ore. Ma la scatoletta risultava essere il ricordino di qualche turista dimenticato. Il vaticano tuttavia, permane la zona più sorvegliata di Roma.

Fiumicino
Controlli pure all’aeroporto di Fiumicino questa mattina per un bagaglio abbandonato nella zona arrivi al Terminal 3, non lontano dal parcheggio dei bus. Alle 13.20 gli artificieri della polizia hanno cercato di neutralizzare il pacco con un cannoncino ad acqua, come indica la procedura. Aperto il trolley, per fortuna gli artificieri hanno rinvenuto solo effetti personali, erano già stati chiusi due accessi pedonali e la zona era stata evacuata.

Il turismo ha iniziato di già a risentirne
Questi eventi hanno minato profondamente anche i turisti pronti a visitare la città eterna. A segnalarlo è stato il presidente di Federalberghi di Roma, Giuseppe Roscioli. Ha precisato che molti dei tour che toccavano Parigi e arrivavano a Roma sono stati quasi tutti cancellati: «A venir meno sono stati soprattutto i potenziali visitatori provenienti dal sud est asiatico: Giappone, Cina, Corea. Hanno retto meglio americani e europei». E nonostante di giorno in giorno la sicurezza aumenta, soprattutto stamane che nel cielo di Roma diventa una ‘no fly zone’, come annunciato dal prefetto Franco Gabrielli. E così sarà per tutto il periodo del Giubileo che inizierà l’8 dicembre. Nelle ultime 24 si sono susseguiti i falsi allarmi, in meno di una settimana dall’attentato parigino. Roma è una città oramai assediata da militari armati, forze dell’ordine schierate ovunque, continui passaggi di auto di polizia e carabinieri, tuttavia la situazione ancora sembra non essere sicura. Molti sono coloro che evitano d’uscire se non è strettamente necessario. La paura di non poter neanche uscire di casa, ora è viva in ogni cittadino europeo, non solo in Italia.

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