Roma, rioccupato il Teatro Valle: sgomberato dopo un’ora dalle forze dell’ordine

Sabato erano tornati per un giorno a rioccupare il Teatro Valle di Roma gli artisti e gli attivisti che per tre anni si erano opposti alla sua chiusura; volevano protestare per le mancate politiche culturali che non state attuate per l’edificio

Roma, rioccupato il Teatro Valle: sgomberato dopo un'ora dalle forze dell'ordine

L’11 giugno il Teatro Valle, che si trova nel cuore del centro storico della Capitale, è stato rioccupato ma soltanto per un’ora: gli artisti e gli attivisti, che per tre anni lo avevano occupato per protestare contro la sua chiusura, si erano ripresentati muniti di striscioni per convocare una conferenza stampa e protestare questa volta contro le politiche culturali promesse per la struttura che però non sono mai state attuate. Ma il blitz è durato solamente qualche oretta della mattinata: le forze dell’ordine, giunte poco dopo, hanno sbarrato l’ingresso del teatro e chiesto agli attivisti di abbandonare la struttura entro le 14. La tensione è salita molto e, intorno alle 13.30, durante le trattative è scoppiato il parapiglia al punto da richiedere l’intervento del reparto mobile in assetto antisommossa, che ha fatto allontanare dall’ingresso del teatro i circa 50 occupanti.

Le proteste
La tensione è durata per qualche altra manciata di minuti, per fortuna senza alcuna grave conseguenza, finché anche gli ultimi occupanti hanno rimosso tavoli e casse e se ne sono andati. In mattinata, gli occupanti avevano diffuso una nota per spiegare il loro gesto: «Da 669 giorni il Teatro Valle è chiuso. Non esiste ancora nessun progetto per il restauro; i fondi non sono mai arrivati e i lavori mai incominciati. Qui, dove si sono sperimentate per anni forme di partecipazione viva, da due anni il buio in sala non annuncia nessuna apertura di sipario». Nel proclama sono state criticate pesantemente le politiche culturali e la progettualità artistica del comune di Roma che, a detta dei manifestanti, non sono mai state così disastrose; inoltre, su Twitter gli occupanti avevano anche invitato a presenziare i due candidati a sindaco che si sfideranno al ballottaggio allo scopo di attirare l’attenzione proprio sulle politiche culturali della Capitale.

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