Salvini: “Pronto a fare il premier. Schifato da baci e abbracci tra Renzi e la Merkel”

Il segretario della Lega ne è convinto: «Penso che la mia squadra farebbe cose migliori per l’Italia rispetto alla cricca che c’è adesso al governo». Mentre sulla Deutsche Bank tiene a dire che «l’abbraccio e i baci in bocca tra Renzi e Merkel mi hanno fatto schifo»

Salvini: "Pronto a fare il premier. Schifato da baci e abbracci tra Renzi e la Merkel"

Deputato ed europarlamentare, e segretario federale della Lega Nord, lui, Matteo Salvini, si è detto pronto a fare il premier ma con la squadra giusta. Durante l’intervista rilasciata ai microfoni di Radio Cusano Campus ha toccato anche altri argomenti come la Deutsche Bank e le prossime elezioni comunali a Roma su cui dichiara: «In politica come nella vita contano i valori e contano i numeri. Tu puoi avere le idee e il prodotto più buoni del mondo, ma se non ti sceglie nessuno rimani da solo. Se qualcuno pensa che il futuro dei romani sia un candidato sostenuto da Berlusconi, da Bossi, da Casini, da Fini, sbaglia. Io invece voglio investire sul futuro. I leader li scelgono gli elettori, che mi dicono che non vogliono più marmellate e minestroni. Tiro dritto con delle idee che guardano avanti e non al passato».

Salvini: «Pronto a fare il premier»
«Dovrei rispondere che non sono pronto a fare il premier perché conosco i miei limiti e i miei difetti. Ma se guardo ciò che non ha fatto Renzi, se vedo i mediocri di cui si è circondato, penso che la mia squadra farebbe cose migliori per l’Italia rispetto alla cricca che c’è adesso al governo».

Sulla Deutsche Bank indagata
«L’abbraccio e i baci in bocca tra Renzi e Merkel – tiene a sottolineare il leader della Lega – mi hanno fatto schifo. La Germania fa lezioni agli altri, dice che non possiamo salvare le banche italiane, quando loro invece salvano le loro. Dicono che non si possono chiudere i confini, quando invece loro controllano bene chi entra e chi esce. Baciare e abbracciare la Merkel mi sembra servile meschino e suicida».

La contestazione al mercato della Montagnola a Roma
«L’altro giorno a Roma – spiega Salvini – c’erano una ventina dei centri sociali ma c’erano almeno un centinaio di commercianti e persone per bene che ci erano grati perché abbiamo portato un po’ di pulizia. Il proprietario del mercato mi ha ringraziato perché era la prima volta che non c’erano stranieri abusivi con la loro merce davanti al mercato. C’è tanta gente che si ferma e dice “daje mattè”, non ci avrei creduto fino a qualche anno fa. Sono commosso delle reazioni dei romani».

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