Sarah Scazzi, 12 persone a processo. La madre: “Mia figlia mi mentì su Sabrina e Ivano”

Ancora tanti dubbi da chiarire sull’omicidio di Sarah Scazzi. La madre Concetta a poche ore dal processo di Ivano Russo, accusato di aver dichiarato il falso: «Non so se nasconda la verità di un movente più serio della gelosia. Sarebbe bastato, sin da subito, raccontare i fatti come erano tra lui e Sabrina. Avrebbe aiutato la giustizia a fare il suo corso ed evitato il processo»

Sarah Scazzi, 12 persone a processo. La madre: "Mia figlia mi mentì su Sabrina e Ivano"

«Non so se Ivano nasconda la verità di un movente più serio della gelosia. Oppure se provi solo imbarazzo». A parlare è Concetta Serrano, mamma di Sarah Scazzi, la 15enne di Avetrana morta strangolata il 26 agosto 2010 e ritrovata dopo 42 giorni, che a poche ore dal processo di Ivano Russo, accusato di aver dichiarato il falso su alcuni fatti legati alla sparizione della figlia, ha confessato al settimanale “Giallo” di non volervi assolutamente partecipare. «Se sta nascondendo qualcosa, mi auguro che i magistrati siano capaci di farla venire fuori», ha aggiunto la donna, ormai quasi certa che non emergeranno nuovi elementi da questo processo. «Sara mi mentì su Sabrina e Ivano per uscire con loro. Forse temeva che se avessi saputo certi fatti le avrei proibito di frequentarli», ha detto Concetta facendo riferimento al fatto che la figlia potesse essere coinvolta in una situazione troppo complicata da poter gestire. Il processo, che per il delitto dell’adolescente vede condannate all’ergastolo, anche in secondo grado, Sabrina Misseri e Cosima Serrano, cugina e zia della vittima, e ad 8 anni di reclusione per occultamento di cadavere lo zio Michele Misseri, è ancora ben lontano dal chiarire tutti i dubbi emersi nelle indagini, eccetto l’ipotesi del movente del delitto, ovvero la gelosia tra Sabrina e Sarah, entrambe innamorate di Ivano Russo, e la rabbia della prima dopo il rifiuto in auto del ragazzo, diventato di dominio pubblico nel paese per l’ingenuità della cugina.

«Ivano avrebbe potuto evitare il processo»
Sembra che in molti ad Avetrana sapessero, ma nessuno ha mai avuto il coraggio di parlarne per molto tempo, ed è per questo che adesso ci sono 12 indagati in merito, che verranno presto processati. «Non so se Ivano nasconda la verità di un movente più serio della gelosia», ha detto Concetta Serrano. «Mi dispiace per quello che sta passando – ha aggiunto – sarebbe bastato, sin da subito, raccontare i fatti come erano tra lui e Sabrina. Avrebbe aiutato la giustizia a fare il suo corso ed evitato il processo». Nell’udienza preliminare, in corso oggi, per discutere in merito alla richiesta di rinvio a giudizio di Ivano Russo, al ragazzo verrà certamente chiesto il perché della sua presenza in casa Misseri durante il presunto litigio tra Sabrina e Sarah, che precedette l’omicidio dell’adolescente. Oltre a Ivano Russo e Michele Misseri, tra gli indagati anche un’altra sorella di Concetta Serrano e il fratello. «Non ho mai dubitato di loro – ha detto la donna – anche perché non capivo il motivo per cui dovessero dire cose non vere. Mi ha scioccato sapere dopo le loro testimonianze».

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