Savona, morti in un crollo: il parroco non benedice salma di donna marocchina. È polemica

Ai funerali delle 5 vittime del crollo di una palazzina ad Arnasco don Angelo Chizzolini si è rifiutato di benedire la salma di una donna marocchina. La scorsa estate dichiarò invece che avrebbe preferito bruciare la canonica piuttosto che aprirla ai profughi: nuove polemiche

Savona, morti in un crollo: il parroco non benedice salma di donna marocchina. È polemica

Grandi polemiche ad Arnasco, piccolo paese di Albenga, a Savona, contro il parroco del paese, don Angelo Chizzolini, reo di non aver benedetto la salma di una donna marocchina durante i suoi funerali. La donna, Aicha Bellamoudden, 56 anni, è morta sabato scorso insieme al marito Dino Andrei, 76 anni, e ad altre tre persone, nel crollo di una palazzina per una fuga di gas. A quanto pare per il parroco le vittime dell’esplosione non sono tutte uguali, ed è per questo che si sarebbe ‘dimenticato’ di benedire la salma di Aicha, di fede islamica ma, secondo alcuni conoscenti, in fase di conversione, anche se ancora non era stata battezzata. I funerali si sono svolti venerdì pomeriggio nella chiesa di Nostra Signora dell’Assunta, dove tutta la comunità si è riunita per pregare le due vittime, ma ecco lo scivolone di don Chizzolini, che durante la funzione religiosa avrebbe benedetto solo la bara di Dino, e non quella della moglie, facendo ben attenzione a non citare neppure il suo nome. Le polemiche non sono tardate ad arrivare, anche se ancora non è certo se il parroco abbia realmente avuto una dimenticanza o lo abbia fatto di proposito. Tuttavia è noto che la scorsa estate lo stesso Chizzolini è salito agli onori della cronaca per un altro scivolone di non poco conto, quando aveva dichiarato che avrebbe preferito bruciare la canonica piuttosto che ospitare i profughi. In quel triste episodio mise in imbarazzo il vescovo di Albenga e Imperia, monsignor Guglielmo Borghetti, che da tempo è impegnato a mettere ordine nella diocesi di Arnasco, protagonista di scandali finanziari e vicende di pedofilia.

Il sindaco: «Era a tutti gli effetti una cittadina di Arnasco»
A ricordare la donna marocchina sistemando così la situazione ci ha pensato il sindaco Alfredino Galizia, che durante il suo discorso nel corso della funzione religiosa, e anche prima della tumulazione nel cimitero del paese, ha detto di Aicha: «Era una cittadina di Arnasco, un elemento importante di una comunità che da sempre fa dell’accoglienza e dell’integrazione un punto di forza».

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